lunedì 28 agosto 2017

Vogliamo andare nella Foresta Nera

Prima dovevamo partire sabato pomeriggio, poi, dopo aver caricato il camper e averci messo più del tempo necessario, abbiamo optato per la partenza intelligente della domenica mattina all'alba. Sì, perché il traffico da bollino nero è concentrato soprattutto sabato abbiamo detto, domani mattina andremo sicuramente via veloci e senza intoppi.
Domenica mattina...ehm...l'alba non l'abbiamo neanche vista e con calma, alle 9, siamo partite.
Risultato? Alle 19, dopo 10 ore di autostrada e deviazioni consigliate dal navigatore per evitare le code, siamo arrivate a Bad Aibling, nostra solita tappa intermedia che ci salva sempre quando andiamo al nord...notare che non siamo riuscite ad arrivare nemmeno a Monaco di Baviera! 

venerdì 14 luglio 2017

Conclusioni sul viaggio in Scozia

La cosa che colpisce immediatamente è il clima. Ci si deve adattare ed io con il vestiario ero pronta: maglia pesante, pantaloni impermeabili, mantellina per la pioggia, tutto era a bordo. Io però non ero pronta psicologicamente, non so se lo si è mai quando la pioggia non smette di scendere per giorni e giorni. Ho avuto dei momenti di depressione, ma sapevo che prima o poi il sole sarebbe arrivato. Mi sono acclimatata, tanto che quando il termometro in camper, nelle giornate di sole, segnava 25 gradi mi sembrava di soffocare.

L'altra cosa che stupisce è la mancanza di segnale telefonico in molte zone della Scozia e, di conseguenza, anche di una connessione ad internet. Nemmeno i campeggi sono attrezzati e spesso non lo offrono nemmeno come servizio a pagamento. Devo dire che è stato un po' frustrante, e non me ne frega niente di quelli che dicono "ma si, bisogna staccare tutto, concedersi una vera vacanza senza device". Col cavolo, io il mio cellulare lo voglio sempre connesso!

Cinque è potuta entrare in diversi siti, compresa la prigione di Inveraray. I cani non possono entrare in nessun ristorante o bar, mentre in spiaggia non abbiamo mai trovato alcun divieto. Si è fatta delle belle corse e camminate per cui la Scozia, da questo punto di vista, è un itinerario ideale per chi ha cani.

Le single track, croce e delizia del viaggiatore: a volte mi hanno fatto innervosire, soprattutto quando dovevamo fermarci sempre per far passare le auto che arrivavano in senso contrario, sembravamo invisibili. Tranne quando in un tratto, inspiegabilmente tutti, ma proprio tutti, hanno fatto a gara per buttarsi di lato, qualcuno persino con le ruote nel fango, qualcuno facendo retromarcia in salita, fino a quando ci siamo accorte che dietro di noi c'era un enorme camion. 
Da quel giorno ho sempre sperato di avere un autocarro alle spalle, ma purtroppo non è più successo.

I colori del cielo, del mare e della brughiera sono spettacolari. Le isole Orcadi forse sono quelle che ci hanno regalato gli scorci più belli. 
Certo, il capo è stata male per arrivarci, ma ha detto che sicuramente lo rifarebbe, ne è valsa la pena.
Il viaggio è lungo, 3 giorni all'andata e 3 al ritorno, per cui tre settimane ci vanno tutte per riuscire a vedere con calma un po' di cose.

Avevamo comprato gli adesivi per coprire parzialmente i fari anabbaglianti, così come consigliato per chi ha la guida a sinistra e arriva in Inghilterra, ma non avevamo considerato che il sole tramonta molto tardi, per cui non li abbiamo proprio attaccati.
La Scozia è una meta molto ambita tanto che abbiamo visto tutti i B&B con il cartello "no vacancy". Ci sono tanti chilometri tra una zona abitata ed un'altra per cui il camper, da questo punto di vista, è l'ideale. Il campeggio libero è ammesso e ho visto tende piantate nei posti più assurdi e anche più belli.
Sicuramente assaporerò con calma tutta questa vacanza una volta a casa.
PS: lo specchietto destro è rimasto intero!

Il castello di Inveraray

Volevamo un caffè e siamo finite a visitare un castello! Già, a Inveraray volevamo solo parcheggiare e andare alla caffetteria del castello. Di interni nei castelli ne abbiamo già visti a sufficienza abbiamo detto. Solo che il parcheggio, unico per camper in città, comprende anche il biglietto di ingresso.
Vabbe', allora lo vediamo, dai!




Caffetteria aspettaci che arrivamo presto, siamo piene di fame! Stavolta dobbiamo assaggiare la "baked potato". Buona!!


Itinerario perfettamente studiato

Ovvero, non abbiamo programmato niente di niente prima della partenza. Lo so, tutti fanno uno straccio di itinerario, buttano giù delle impressioni, dei desiderata, una sorta di giro e le tappe da rispettare. Noi no, non abbiamo fatto niente di tutto ciò. Abbiamo prenotato il traghetto, siamo salite in camper e siamo partite.
Certo, avevo letto diari di viaggio di altri camperisti, me li sono portata dietro e sono tornati utili durante il viaggio.
Avevo consultato molto anche internet, per la route N500 ad esempio, ma per avere un itinerario completo si doveva pagare e io in quel momento non ero convinta di quello che avrei fatto.
Giro in senso orario a antiorario, ad esempio? Questa volta ci è "uscito" in senso antiorario. Il pro è che 20 giorni fa non c'era molta gente e abbiamo potuto apprrezzare le Orcadi all'inizio del viaggio. Il contro è che mi sembra che molti scelgano il senso orario, per cui, arrivando nell'altro verso, si deve dare la precedenza ad un numero impressionante di auto, cosa che probabilmente nell'altro senso non avviene.

E Skye com'è?

Forse andrò controcorrente, ma secondo me l'isola di Skye non è più bella del resto della Scozia. 
La sua fama spinge orde di turisti ad accalcarsi nei punti definiti interessanti dalle guide, già dalle prime ore del mattino
Ad esempio le Fairy Pool, che abbiamo raggiunto alle 8.30 per evitare il caos delle ore successive, sono delle semplici cascatelle di un fiume che scorre in mezzo alla grughiera.



Belli i dintorni certo, ma non da giustificare le file di macchine e camper parcheggiati ai lati della single truck che bisogna percorrere per arrivarci.
Non voglio pensare a come andrà in agosto, camper larghi 2,35 metri accalcarsi su quelle stradine cercando di arrivare al Neist Point, ad esempio, dove quando arrivi in fondo c'è parcheggio per al massimo quattro macchine e due camper. E in quel punto la strada è davvero stretta, il capo aveva gli occhi sgranati e invocava tutti i santi del paradiso perché non mandassero nessuno dalla direzione opposta. 
Dopo due giorni siamo scappate, no, non ci siamo, troppe persone, davvero troppe. Il resto della Scozia ha panorami altrettanto belli, ma più vivibili.

Whisky!

Ho convinto il capo a visitare un'altra distilleria, dato che l'altra volta non avevamo capito granché del processo di produzione. Prima però abbiamo studiato per bene, in italiano, come si fa il whisky.
Così oggi, come due saputelle, abbiamo annuito alla guida come se fossimo delle grandi intenditrici, anzi, abbiamo dato sfoggio di sapere cosa stavamo facendo aggiungendo acqua all'ultimo sorso di whisky, come suggeriscono di fare gli intenditori durante una degustazione.
Abbiamo sentito tutte le sfumature di vaniglia e spezie ma, terminato il tour, siamo uscite che eravamo un po' "allegre", tanto che abbiamo dovuto fermarci in camper nel parcheggio della distilleria per due ore buone, prima di poter guidare di nuovo. Beh, era ora di pranzo, per cui è andata bene così.







Una giornata a Skye

Oggi sabato 8 luglio è stata proprio una bella giornata, anche se il tempo non è stato un granché. Dopo aver dormito al parcheggio "Long Stay" della cittadina di Portree ed essere passate dall'ufficio informazioni, ci siamo dirette verso il nord dell'isola di Skye. Volevamo visitare il castello di Dunvegan ma, lungo la strada, abbiamo trovato un cartellone scritto a mano che dava indicazioni per una gara di Sheepdog. In Scozia ho visto in giro solo Border Collie. L'attività con le pecore qui è di vitale importanza, non è solo una attività sportiva, di pecore ce ne sono ovunque e i cani sono utili agli allevatori. Eravamo curiose di seguire un evento simile proprio qui. Dopo aver percorso una strada "single track", tenendo il fiato sospeso nelle strettoie in cui abbiamo fatto indietreggiare tre macchine in fila, siamo arrivate ad un campo che si affacciava sul mare. Certo che fare attività con il cane in un posto così è davvero esaltante, ho pensato.
Le macchine e i camper presenti erano praticamente tutti dei partecipanti; anche questa non è un'attività che i turisti seguono di solito. 
Allineati sul bordo del campo con i loro mezzi, i partecipanti potevano seguire la gara comodamente seduti.
Appena arrivate in campo a piedi abbiamo capito perché nessuno scendesse dall'auto. 
Il vento era fortissimo e freddo, io avevo indossato tutte le maglie in mio possesso e nonostante ciò avevo freddo. Anche le mani mi si erano congelate all'istante. 
Siamo riuscite a seguire il percorso di sei cani, poi congelate ma felici dell'esperienza, siamo tornate sui nostri passi. 



Era tempo di andare a sentire un gruppo di giovani suonatori folk in un ristorante a Portree. 
Giovanissimi, carini, timidi e bravi. Il pubblico non era molto attento, quasi tutti i presenti erano lì per mangiare e non per ascoltare loro. Ad un certo punto il capo ed io eravamo le uniche persone a dedicargli qualche applauso....si stanno facendo le ossa!




venerdì 7 luglio 2017

North Coast 500

Di ritorno dalle Orcadi riprendiamo il giro in senso antiorario sulla mitica strada North Coast 500.














Andiamo a ballare!

Amo ballare e non voglio perdermi l'occasione di partecipare a una festa musicale scozzese. Il nome in gaelico di questi avvenimenti, che si tengono anche in Irlanda, è ceilidh. Sono feste che si tengono ogni settimana, anche d'inverno e non sono fatte per i turisti, ma per dar modo ai locali di trovarsi e divertirsi stando insieme.
Convinco il capo che andare a vedere di cosa si tratta è una importante occasione culturale, del resto si sa che è essenziale immergersi nella cultura locale per conoscere un popolo!
Intanto, alle 19.30 arriviamo convinte in municipio e lì non c'è niente, anzi, nessuno dei presenti nelle varie sale sa di questa cosa.
Controllo di nuovo l'indirizzo e mi accorgo di aver sbagliato: non è in municipio ma in canonica.
Arriviamo in ritardo e la musica è già iniziata. Si paga 4 sterline e alle ore 21 c'è anche la "supper" ovvero the e pasticcini.
La maggior parte dei presenti sono anziani in gamba, pochi i giovani presenti. 
Sembra che nessuno faccia caso a noi mentre ci accomodiamo sulle sedie disposte lungo il muro. C'è un tutor che insegna i passi in modo che tutti possano  partecipare.
Io e il capo ci buttiamo, facciamo un po' di pasticci ensicuramente portiamo un po' di scompiglio e po' di sorrisi in quella piccola comunità.
Mentre balliamo in gruppo molte persone non riescono a trattenere la curiosità e vogliono sapere di dove siamo, se ci piace il ballo e se ci stiamo divertendo.
Sì, ci siamo divertite parecchio, è stata una esperienza "intima", che ci ha fatto capire quando siano  importanti questi momenti di aggregazione in questi luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato.

La natura alle isole Orcadi

Ci fermiamo alle Orcadi due giorni, con un sole quasi inatteso che si fa largo tra le nubi che corrono veloci. Com'è bella la natura.















mercoledì 5 luglio 2017

Le barriere di Churchill

Arrivate dopo le 22 a St. Margaret Hope, abbiamo bisogno di trovare un posto per dormire. La pioggia e il vento forte imperversano.
Percorrendo la strada verso Kirkwall, vediamo un camper in un parcheggio adiacente il mare e ci fermiamo.
Cinque deve scendere e i pochi minuti trascorsi fuori ci fanno capire come può essere estremo il tempo a queste latitudini.
Cerchiamo di dormire ma il vento colpisce il camper con violenza, lo fa tremare e sussultare e la pioggia picchia forte sul tetto provocando un forte rumore sopra la nostra testa. Siamo vicinissime all'acqua e questo mi provoca un po' di tensione. Solo al mattino scopriamo di aver dormito al termine di una delle "barriere di Churchill", costruite per fermare i sottomarini nemici e ora divenute ponti che vengono chiusi in occasione di grandi piogge e mareggiate.
La mattina ci svegliamo con il sole e leggiamo il cartello di avvertimento che noi non avevamo visto; in pratica mette in allerta chiunque si trovi a guidare su quel pezzo di strada...e pensare che noi ci abbiamo passato tutta la notte!




martedì 4 luglio 2017

Il traghetto per le isole Orcadi

Con un breve tragitto in traghetto siamo arrivate alle isole Orcadi.
Anche se il viaggio ha la durata di un'ora, il capo ha fatto in tempo a stare male. All'inizio, spavalda, ha anche tirato fuori il libro dalla zaino e ha iniziato la lettura con fredda naturalezza. 
Io ero un po' scettica, so bene che deve prendere il farmaco contro il mal di mare, cosa che stavolta non aveva fatto. "Il viaggio è corto, non serve" aveva detto.
Peccato che il mare in quel tratto è sempre molto mosso.
"Sei bianca come un cencio" le dico ad un certo punto. Lei smette di leggere, mi chiede un sacchetto che distribuiscono sulle navi per i casi pietosi come il suo e mi chiede di accompagnarla a prendere aria.
Si farà tutto il resto del viaggio fuori, alle 9 di sera, con il vento e la pioggia che sembravano non voler smettere.
Sono andata a recuperarla quando stavamo arrivando, non era più pallida come prima, ma vogliamo parlare della capigliatura? 






Pecore

Cinque è impazzita per le pecore! Quando le ha incontrate libere, al pascolo, ha iniziato ad abbaiare e a rincorrerle, ma quelle correvano più veloci di lei, così, quando ormai era solo un puntino all'orizzonte, si è decisa a tornare indietro. Secondo me sognerà pecore stanotte.












BASTA PIOGGIA!!!

Venerdì è stata una giornata di depressione totale. Piove, piove sempre, ogni giorno, a tutte le ore. Non riesco ad apprezzare pienamente le cose che visito. Fanculo anche la meteoropatia!









lunedì 3 luglio 2017

Do you speak english?

Lungo la strada verso il nord decidiamo di fermarci in un distilleria di whisky.
Vengono formati piccoli gruppi di visitatori a cui viene fatto vedere un filmato di presentazione dell'azienda e successivamente, dopo la visita ai reparti della distilleria, viene offerta la degustazione del whisky invecchiato 10 e 15 anni. 
Non siamo grandi intenditrici di whisky e, non appena il giro parte, capiamo che non siamo nemmeno grandi conoscitrici dell'accento scozzese.
Sì, parlano inglese, ma con la bocca chiusa, per cui, mentre la guida parla, facciamo cenni di assenso con la testa come se avessimo capito e ridiamo quando ridono gli altri, tanto per non essere fuori sintonia con il resto del gruppo.
Che frustrazione, basta cambiare accento e subito facciamo fatica a capire qualcosa. E pensare che a Cambridge ero così contenta perché capivo tutto e mi capivano bene a loro volta. Basta, quando ritorno mi rimetto a studiare!





sabato 1 luglio 2017

Castello di Dunnottar

La pioggia ci dà una piccola tregua così decidiamo di visitare il castello di Dunnottar. 
Il parcheggio costa 10 sterline, anche solo per scendere e fare qualche foto. Stanno scherzando? Ma non esiste! Grazie a questo oneroso balzello che non vogliamo pagare, troviamo, un chilometro più avanti, un parcheggio gratuito. Non ci sembra vero, ed è pure vuoto! Da lì parte una stradina che attraverso i campi e lungo la scogliera arriva fino al castello.
Camminiamo quasi un'ora circondate dai campi d'orzo mossi dal vento. Davvero una bella giornata! 






Guida a sinistra

La tappa successiva è a Stirling, per la visita del castello.



Troviamo posto in un campeggio perso nel nulla, ma credo che da ora in poi li troveremo tutti così.


La guida a sinistra, fino ad ora, non si è rivelata un problema...beh, è vero solo se tralasciamo i primi chilometri, quando io ad ogni macchina che incrociavamo urlavo "attenta, attenta" oppure agli incroci quando io guardavo freneticamente a destra e a sinistra per almeno quattro volte prima di essere sicura che non arrivasse nessuno e dare il via al capo.
Dopo aver guidato a sinistra posso dire che è molto meglio fare l'autista che il passeggero.
Ah, naturalmente continua a piovere!


mercoledì 28 giugno 2017

Finalmente in Scozia

Ma quanto è lontana la Scozia? Più di 2000 km, praticamente 3 giorni di viaggio. Il nostro percorso scozzese inizia a Kelso, poi vediamo Jedbourgh e Melrose, sedi di famose abbazie fondate nel medioevo.
Ah, naturalmente piove!











C'è posto in campeggio?

Ancora strada, la nostra meta è la Scozia e vogliamo arrivarci senza fare molte tappe. Sono quasi le 18 quando, arrivando a Cambridge, decidiamo di fermarci nell'unico camping disponibile in zona. 
Accidenti, il cartello all'inizio della strada che porta al campeggio dice "full".
Ce ne freghiamo e andiamo a vedere la situazione, non sappiamo dove altro andare e siamo stanche.
Se il capo guida, io sono quella che mostra la faccia in tutte le situazioni in cui c'è da fare uno straccio di discorso. 
Entro e noncurante del cartello chiedo se c'è posto. NO. 
Andiamo bene, gentile la signora.
Il tono non lascia spazio a contrattazioni, ma io ugualmente azzardo un "e se ci fermiamo qui fuori nel parcheggio?"
NO. IL CARTELLO DICEVA CHIARAMENTE CHE IL CAMPEGGIO È PIENO!
Un signore, che fino a quel momento non aveva parlato mi chiede con che mezzo siamo...capisco che forse c'è ancora una speranza e con vocina gentilissima aggiungo "solo per una notte".
Lui dice: "Dobbiamo decidere se c'è posto". Non so che fare, sono lì che confabulano, poi lui si accorge che sono ancora nella stanza e mi fa un chiaro gesto con la mano: smamma, aspetta fuori!
Esco, mi guardo in giro, la situazione è surreale, è chiaro che il camping è mezzo vuoto, ma che strategia dì marketing è mai questa?
Pochi minuti dopo il verdetto: c'è posto!
Mi fa scegliere la piazzola, mi chiede 30 sterline e arrivederci.
Speriamo di non imbatterci in altri gestori così poco simpatici in futuro!








martedì 27 giugno 2017

Ansia da traghetto

Finalmente, dopo tanta strada, arriviamo a Calais e la mia ansia da traghetto comincia a crescere. Mostra i documenti, speriamo che vadano bene, mettiti in fila, aspetta che ti diano un cenno per salire, perché quelli salgono prima di noi? E se non c'è posto e non ci stiamo? 
Una volta a bordo, sempre che riusciamo a strisciare tra una macchina e l'altra, dobbiamo correre ai ponti superiori per accaparrarci un posto a sedere...vorrai mica fare il viaggio in piedi, o peggio, buttate per terra come abbiamo visto fare tante volte.
Questa volta ci tolgono il pensiero di cosa fare con Cinque e Sgnangul perché devono obbligatoriamente stare in camper.
Certo, è andata bene, anche i passaporti degli animali erano in regola e ci hanno fermato "solo" tre volte: la prima i militari francesi sono saliti in camper con il mitra, la seconda, al confine inglese, creato immediatamente dopo quello francese, la poliziotta si è fatta intimorire da una Cinque particolarmente "loquace", la terza fermata è stata alla postazione della compagnia di navigazione.
Controllano i documenti e poi ci passano un "attrezzo" tondo e ci chiedono di leggere il microchip prima di Sgnangul e poi di Cinque. 
Stiamo bloccando la fila, spegniamo il motore e cerchiamo di non pensare alle maledizioni che ci arrivano da quelli dietro di noi.
Io dal fondo del camper, piegata su Sgnangul, grido per farmi sentire: DESTRA O SINISTRA? che mica è una cosa che faccio regolarmente quella di leggere i microchip sottopelle.
Sento un bip, è andata, poi il secondo bip, fiuuu, tutto a posto, potete procedere e mettervi in coda nella fila 160.
Ecco, dico io, una volta a bordo mentre sorseggiamo un meritato caffè, che sarà mai tutta questa ansia da traghetto?



domenica 25 giugno 2017

Inizia la vacanza estiva 2017

Partite! 
Pochi giorni fa la partenza sembrava quasi un miraggio, visto che il capo, tirata e stanca, aveva distrattamente aggiunto acqua nel serbatoio del gasolio...chiama il carro attrezzi, via in officina di corsa, sborsa 250 euro per il lavoro.
Insomma, non è andato tutto liscio, ma ce l'abbiamo fatta: venerdì alle 21 il camper era finalmente pronto e sabato mattina alla 5.50 siamo partite.
Cinque e Sgnangul sono con noi, le portiamo dove la temperatura è più mite.
Impostiamo sul navigatore la cittadina francese di Calais, ma la nostra meta è ancora più a nord.
Sabato abbiamo viaggiato tutto il giorno dandoci spesso il cambio alla guida e la sera ci siamo fermate in una area di sosta gratuita a Hombourg-Haut.
Mancano circa 500 km al traghetto.