sabato 13 luglio 2013

Smorrebrod

Uno dei piatti tipici della Danimarca è lo Smorrebrod. Si tratta di un panino aperto, ovvero una fetta di pane nero carica di vari ingredienti; si puó scegliere tra salmone, carne, gamberetti e uova e molto altro ancora. 
"Lo devo assolutamente provare" mi sono detta, a me piace sperimentare piatti nuovi e conoscere un paese anche attraverso la sua cucina. Abbiamo provato a cercarli in ogni città visitata ma, vuoi per l'orario, che non era mai quello giusto (tipicamente a pranzo), vuoi per i prezzi decisamente troppo alti (12 euro un solo pezzo), fino al nostro arrivo a Copenhagen non eravamo riusciti ad assaggiare questa specialità.
Ci siamo messi d'impegno, gli smorrebrod sono stati inseriti nelle cose da fare assolutamente nella capitale.
Così, nonostante ci fossimo divisi, con gli alchimisti ci siamo dati appuntamento al ristorante del centro commerciale Illum per la fatidica prova. 
Prezzo abbordabile anche se alto (9.5 euro al pezzo) e orario giusto: finalmente gli smorrebrod sono nostri. Deliziosi, sì, decisamente un peccato non averli assaggiati prima!





Splash!

Frederiksborg Slot è un castello a nord di Copenhagen, nel cui parcheggio abbiamo trascorso una notte e dove abbiamo finalmente potuto accendere una delle griglie usa e getta che ci eravamo portati via. Gli alchimisti avevano fatto una bella spesa di carne, che mangiata!
Il parcheggio è a pagamento dalle 8 alle 20, poi la sosta è gratuita senza alcun divieto di sosta notturna. Forse questa cosa non è molto nota perché non c'erano altri camper fermi oltre a noi. 
Il giardino, immenso, è sempre aperto al pubblico e nei piccoli canali che lo percorrono ci sono parecchi cigni, animali con cui Cinque stava per fare una conoscenza molto ravvicinata.
Già, perché è periodo di piccoli e una mamma, per impedire che qualcuno si avvicinasse ha iniziato a soffiare, un verso molto simile a quello che fa il gatto, e non avendo sortito l'effetto desiderato era pronta a beccare sul naso Cinque, che si era avvicinata troppo. A quel punto il Capo, che la stava tenendo, ha fatto un passo indietro ed è finita nel canale, tirandosi dietro anche Cinque, che odia l'acqua, infatti è riuscita ad uscire in due nano secondi netti, tra le risate generali dei passanti.





venerdì 12 luglio 2013

Ancora Copenhagen







Copenhagen

Il City Camp a Copenhagen è comodo perché da lì si arriva in città in bus o in traghetto, ma è davvero un posto spartano, un parcheggio per camper insomma. A me è piaciuto, in queste situazioni la sistemazione è l'ultima mia preoccupazione, c'e la doccia, c'è il wifi, non mi serve altro.  Quando ho sonno dormo ovunque, per cui il traffico della strada adiacente non lo sento nemmeno.
Fortunatamente siamo arrivati al mattino presto, in modo da sfruttare tutte le ore a disposizione comprese nel prezzo, ovvero entrando la mattina ci si puó fermare fino alle 20 del giorno dopo. Abbiamo visto camper arrivare nel primo pomeriggio e stare in coda anche 4 ore per avere un posto.

Due giorni sono pochi per visitare una capitale così grande e ricca di offerte culturali, ma conto di tornarci, magari d'inverno, mi piacerebbe sì.

Tivoli è il parco divertimenti più antico d'Europa e va assolutamente visitato all'imbrunire, quando si accendono tutte le luci e si respira un'atmosfera d'altri tempi.

Cinque è salita per la prima volta su una imbarcazione e, tranne una leggera titubanza iniziale, è stata bravissima.  Abbiamo passeggiato a lungo con lei in città mentre Zedog ha potuto riposarsi in camper.
Per la cronaca: 2 caffè a Nihavn 58 corone, che con il cambio attuale fanno 8 euro, un patrimonio.

Un giretto a Christiania lo abbiamo fatto, non vogliono foto, e una volta dentro si capisce anche perché.

Che dire della Sirenetta? Ne avevo sentito parlare così male che in fondo in fondo mi stava già simpatica prima ancora di vederla.

Un'ultima considerazione sul numero di ciclisti: una marea, al mattino ne girano a migliaia, sulle piste ciclabili si formano le code ai semafori, come con l'auto, troppo bello da vedere. 
Da fare no, non fa per noi, ci siamo persino rallegrati di non aver portato le biciclette, che tanto con quel vento e quel freddo non avremmo retto per più di 50 metri!








mercoledì 10 luglio 2013

Odense

Papà alchimista, mentre stavamo andando a Odense, non è stato bene, così mamma alchimista ha dovuto imparare a guidare il camper! 
Aveva mille perplessità e paure, ma ce l'ha fatta alla grande.
Anzi, schiacciava il piede sull'acceleratore che era un piacere!
A Odense abbiamo voluto visitare la casa di Andersen e dopo un rapido giro in centro ci siamo diretti verso la costa est, tanto per avvicinarci a Copenhagen. 
Purtroppo i divieti di fermata per i camper sono presenti ovunque lungo la costa, così abbiamo deciso di dormire nel parcheggio di una scuola in un paese più interno, sosta tranquilla e senza nessun problema.











Alborg

Resti vichinghi e museo d'arte.


Legoland

E sí, ho dovuto andare anche a Legoland. Certo, ho giocato anche io con i famosi blocchetti di plastica, ma la bambina che è in me avrebbe preferito fare altro. La maggioranza peró vince e il compromesso mette d'accordo tutti: si entra la sera, quando è gratis.
I danesi hanno molti figli ed erano tutti là, biondi e scatenati.
Un'ora e mezza è stata sufficiente per girare, osservare e tenere a bada Cinque che voleva assaltare i trenini in movimento. Fortunatamente la sosta presso il campeggio adiacente il parco divertimenti è stata piacevole e tranquilla: anche questa è fatta.


domenica 7 luglio 2013

Ultimo Miglio

Adesso ho capito perché il famoso tratto a nord ovest della Danimarca si chiama "Ultimo Miglio": quando arrivi alle dune puoi buttare via la macchina, questa strada è disastrata e piena di buche!
Ma ne vale sicuramente la pena, specialmente nel tardo pomeriggio, quando non c'è più nessuno e cammini sulle dune dove il vento ha già provveduto a cancellare le tracce di chi è passato di là prima di te, regalandoti la sensazione di essere la prima persona che mette piede in quei luoghi. 



venerdì 5 luglio 2013

Skagen

Fra le varie tappe del viaggio decise insieme agli alchimisti, quella 
super-programmata ed imperdibile era quella di Skagen, dove ogni anno a Luglio su tieneun festival musicale molto importante.
I concerti, gratuiti durante il giorno, si tengono a partire dalle 10 del mattino e si protraggono fino a notte fonda. 
Avevo letto commenti di viaggio su Skagen, dicevano che non era niente di speciale, invece io l'ho trovata una cittadina con una sua vitalità, accentuata dalla quantità di persone presenti per il festival. Anche in questo caso sembra di essere su un altro pianeta rispetto all'Italia: abbiamo trovato parcheggio in prossimità del centro in quanto la maggior parte dei turisti si sposta in bicicletta.
Abbiamo tentato di portare anche Cinque  con noi, ma dopo un po' di incontri/scontri con altri cani, bambini e una moltitudine di gente, abbiamo capito che forse era il caso di lasciarla in camper. Papá alchimista, appena ha sentito delle note provenire da un tendone allestito per l'evento, è schizzato via dicendo solo "mi vae là" ed è scomparso dalla nostra vista.
 Abbiamo ascoltato alcuni gruppi suonare  poi nel tardo pomeriggio siamo andate a visitare alcuni luoghi famosi nelle vicinanze dandoci appuntamento con l'altro equipaggio a Bindslev, ridente cittadina che ci aveva già accolto la notte precedente.



Le patate

È proprio sconcertante ed emozionante al tempo stesso, vedere i piccoli banchetti allestiti dai contadini sul ciglio della strada, in cui adagiano i loro prodotti, di solito patate  e fragole, lasciando anche una cassettina dove il compratore potrà lasciare i soldi dopo aver scelto il prodotto che più gli aggrada. Non c'è nessuno che controlla, semplicemente i venditori rifanno il giro la sera per vedere quanto ha fruttato il loro raccolto. No, io non compro le patate al supermercato, le compro qui, questo è certo!

Viva le spiagge

Cinque ci sveglia ogni mattina alle 5.15 quando va bene. E quindi alzati, vestiti, portarla fuori, rientra e tenta di dormire ancora mezz'ora, dopo 5 minuti di silenzio lei comincia ad ululare così capisci che è proprio ora di alzarti se non vuoi dare la sveglia anche a tutti i vicini. Fai colazione, lavati, rivestiti, porta fuori di nuovo Cinque con Zedog per una passeggiata più lunga, torna al camper, sistema tutto, lava i piatti, a questo punto sono le 7.30 e noi siamo pronte per partire.
La famiglia degli alchimisti invece, ha la fortuna di poter dormire un po' di più e proporgli di partire a quell'ora non ha senso.
Per cui capita che ci si divida e ci si dia appuntamento o per pranzo o la sera in modo da poter sfruttare il tempo a disposizione ognuno secondo le proprie esigenze. Ieri non avevamo voglia di visitare un'altra grande città subito dopo Arhus per cui ci siamo divisi e, nonostante il brutto tempo, siamo andate alle spiagge, tra cui quella di Lokken. A fare cosa? A dormire naturalmente!



Cose che capitano

Il camper degli alchimisti ha avuto un problema alla gomma anteriore, faceva un brutto rumore che era peggiorato nel corso del viaggio.  Una mattina, quindi, abbiamo raggiungiamo l'officina Fiat di Holstebro, tappa assolutamente non programmata ma necessaria. 
La segretaria ci ha fatto accomodare, ci  ha chiesto  di attendere 15 minuti in un comoda zona relax con divano, macchinetta del caffè gratuita e computer connesso ad internet a disposizione della clientela (altro che officine tedesche che non avevano voluto fare il lavoro perché non programmato!). La piccola alchimista si è entusiasmata, fosse stato per lei avremmo potuto lasciarla li è tornare a prenderla a lavoro finito. Ci dicono che per  il lavoro di sostituzione del cuscinetto ci vorranno 4 ore, così con il nostro camper ci dirigiamo tutti in centro a fare shopping. Il capo riesce a comprare uno sgabello pieghevole e dei ganci ferma tovaglia, utilissimi qui, ma una volta tornati in Italia ho i miei dubbi che vedranno mai la luce del sole!
Ripreso il camper decidiamo di dirigerci verso la famosa zona dei laghi. Chiedo un nome preciso da scrivere nel navigatore....mah, questa zona anche sulle guide è piuttosto vaga, Ty, Boes, paesini che quando ci arriviamo capiamo essere stati segnalati perché lo zio dello scrivente probabilmente abitava lì. Sconsolati cerchiamo un posto dove fermarci per la notte, fino a quando non capitiamo sul lago di Skanderborg, ottima locazione tranquilla e bucolica, dove sostare per la notte. È un parcheggio a Vestermolle talmente bello che ci torneremo due sere di seguito.



giovedì 4 luglio 2013

Arhus

Aarhus è una città piuttosto sporca. Ce ne accorgiamo quando la visitiamo al mattino presto, prima che le persone la invadano. C'è un cattivo odore e l'asfalto si appiccica sotto le scarpe. A prima vista non si direbbe, ma una più attenta osservazione fa emergere questa leggera trascuratezza. Da vedere ad Aarhus c'è sicuramente il museo di arte con la sua vista panoramica multicolor, il museo all'aperto dove sono state ricostruite le case antiche prese dalle varie zone della Danimarca, il museo gratuito dei vichinghi...  ma cultura a parte, non è niente male nemmeno la zona dello shopping, io è la piccola alchimista saremmo rimaste là per ore, entrambe però siamo riuscite ad acquistare qualcosa che ci piaceva, se si sa cercare le occasioni si trovano, non è tutto così caro.



lunedì 1 luglio 2013

Sonderveg e Ferring

Le guide ufficiali non ne parlano, i camperisti di cui ho letto i diari la lasciano spesso fuori dal percorso, ma la costa occidentale, quella che da Ribe va verso Ferring, vale veramente la pena di essere visitata. La domenica sono molti i danesi che arrivano in spiaggia con ogni mezzo, tanti anche con i cavalli, per trascorrere la giornata all'aria aperta. Il nostro viaggio itinerante ci porta ad una delle spiagge del fiordo Ringkobing, dove ci fermiamo per pranzo. Che posto spettacolare!
Visitiamo anche il parco di sculture di sabbia e alle 16.50 arriviamo al faro di Ferring....che chiude alle 17!
Ma non è possibile, la Danimarca, tutta, chiude alle 17!
Aprissero alle 8 del mattino capisco, ma se va bene l'orario di apertura è alle 10, altrimenti anche alle 11 o mezzogiorno. E  questo si verifica per qualsiasi ufficio o museo o negozio della nazione.
Dobbiamo organizzarci meglio.



Romo-Ribe

Il vento forte,sempre presente  sul versante ovest della Danimarca, questo sabato mattina ha pulito velocemente il cielo dai nuvoloni carichi di pioggia e, verso le 10, abbiamo finalmente visto il sole.  
Possiamo andare a piedi a vedere le dune e l'immensa spiaggia ed anche Zedog ce la fa a superare la piccola salita che improvvisamente si staglia di fronte a noi. Per consolare un po' tutti ieri avevo anche detto "questo tempo grigio è perfetto qui, se volessimo vedere delle spiagge assolate andremmo in Croazia", ma era una pietosa bugia e tutti lo sapevamo, vogliamo tutti il sole!
Fortunatamente la giornata è talmente luminosa che decidiamo di godercela parcheggiando il camper direttamente in spiaggia. È lì che mangiamo ed è lì che ammiriamo i danesi cimentarsi con le attività sportive più varie.
Poi via verso Ribe, la città più antica della Danimarca dove ogni giorno alle 20 c'è una comparsa in costume  che fa il giro della città raccontando la storia e gli aneddoti legati al luogo. La piccola alchimista è un po' sconsolata, non c'è molta gente in giro ed i negozi chiudono alle 17 per cui la vita in città è praticamente nulla. Anche l'area di sosta ci lascia inizialmente sconcertati, sembra proprio un parcheggio di periferia con tanto di graffiti, ma si rivela essere molto comodo per raggiungere il piccolo centro a piedi e soprattutto è gratuito. Bagni eccellenti dicono, io non li ho visti, mi fido.






Isola di Romo

Dopo aver guidato per tutto il giorno, con tanto di sosta in due officine tedesche perchè il camper degli alchimisti fa uno strano rumore, arriviamo all'isola di Romo con il tempo peggiore che potessimo immaginare. Piove forte e fa un freddo becco e, nonostante venga buio tardi, non riusciamo nemmeno a raggiungere la grande spiaggia attigua il campeggio di Lakolk. 
La nostra idea di campeggio bello è decisamente diversa da quella dei danesi, direi che a noi mediamente interessa l'ombra, cosa che qui ovviamente è del tutto marginale. Ci sono queste grandi spianate erbose piene di camper, sia stanziali che di passaggio. Zedog e Cinque vogliono comunque uscire per cui ci vestiamo bene e mettiamo il naso fuori dal camper....ma sì, migliorerà vedrai, penso. Al rientro dobbiamo stendere tutto, ma proprio tutto quello che abbiamo addosso. L'esperienza ci ha provate, si va a nanna presto ( che novità!)