venerdì 28 giugno 2019

Kirkenes

Eccoci a Kirkenes finalmente, da qui parte la nostra avventura norvegese, senza una meta precisa, decideremo dove dirigerci giorno per giorno. Scopriamo che da Kirkenes c’è una strada che arriva al confine con la Russia. Andiamo a vederlo! Il confine è diventato una attrazione turistica dove portano i turisti che sbarcano dalla  Hurtigruten. Corrierina, si scende davanti al cancello, foto e si torna in nave.
La strada poi prosegue seguendo il confine e termina a Grense Jacobselv dove ci fermiamo a dormire. Non si paga nulla, posto spettacolare. Ma il meglio deve ancora arrivare.








mercoledì 26 giugno 2019

Mai prendere la strada...

Siamo solite utilizzare due navigatori: c’è la signorina più assennata, ma poco aggiornata del camper e poi c’è la Maps sul cellulare, che ti farebbe arrampicare anche sugli alberi per farti arrivare prima, se potesse. Ebbene, per arrivare a Kirkenes ci siamo affidate ad entrambe, facendo vincere, ad un certo punto la Maps, perché era quella che ci faceva risparmiare un centinaio di chilometri e un bel po’ d tempo.
Buona vecchia mappa cartacea, che fine hai  fatto? L’abbiamo consultata svogliatamente, come fosse un cimelio storico a cui sei affezionato, ma che pensi che debba esistere solo a testimonianza di un glorioso passato.
Passiamo il confine con la Finlandia a Kolari e proseguiamo fiduciose. La strada, che prima era la numero 80,  diventa a quattro cifre, la 9552. La signorina del camper ci supplica di tornare indietro appena possiamo, non le diamo retta, diamine, perché mai insiste! La signorina Maps, aggiornatissima, ci invita a proseguire e noi, supertecnologiche e incoscienti, le diamo retta. Inoltre ci diciamo tutte contente, che se facciamo una strada poco battuta avremo sicuramente più probabilità di vedere animali. Proseguiamo fantasticando su volpi con i cuccioli che ci attraversano la strada arrivando persino a ipotizzare il rivelarsi di un orso.
Chilometri e chilometri nel nulla, la Finlandia ha un numero di betulle infinito, poi improvvisamente un cartello ci avverte: succederà qualcosa per i prossimi 33 km, tipo lavori in corso, ma non possiamo essere più precise, mica sappiamo il finlandese. Comincia uno sterrato: panico. Andando avanti capiamo che la signiorina del camper aveva un motivo serio per farci tornare indietro: abbiamo trovato non solo sterrato, ma crateri pieni d’acqua sparsi ovunque con generosità e inevitabili. Il camper si agita e ci fa sentire tutto il suo contenuto e possiamo dire addio al tempo che la signorina Maps diceva che avremmo recuperato assecondandola. Il capo, ottimista come sempre dice -ma no dai, avrò letto male, saranno stati 3 virgola 3 km- . Stavolta si è sbagliata, i km percorsi sono stati esattamente 33. Arriviamo alla fine della 9552 con entusiasmo, che viene subito smorzato dal carrello che ci avvisa che per Inari mancano ancora 110 km. Ah! Ma la strada è ancora sterrata. Orrore nei nostri occhi: non possiamo farcela con una strada così. Cosa facciamo allora? Consultiamo la buona vecchia mappa di carta che ci dice che presto ci sarà un paese e noi sappiamo che se ci sono case la strada deve essere per forza asfaltata. E così è stato. Però quella 9552 finlandese non ci vede più!
PS: in tutto abbiamo visto solo una lepre, il capo dice che ne ha vista una uguale nel parcheggio dove lavora.





martedì 25 giugno 2019

21 Giugno, Midsommar

Siamo in Svezia ed è il giorno di Midsommar. Dopo il Natale è la festa più importante, le persone passano del tempo insieme, mangiano, danzano,  insomma, festeggiano l’arrivo dell’estate stando all’aperto. Siccome in quasi ogni città il comune organizza qualcosa ho cercato su internet e ho trovato una festa a Lödgeå. Siamo arrivate all’ora giusta, il tutto dura un paio di orette, e ci siamo sentite catapultate in una realtà che da noi non esiste più. Tutto molto semplice, giochi per bimbi  e persone del luogo felici.








sabato 22 giugno 2019

Shopping

Dopo aver visitato Sigtuna ci rendiamo conto che lo spaccio dove comprare gli zaini Kanken domani sarà chiuso. Non è assolutamente possibile farci scappare l’occasione di comprare i nostri  zaini preferiti ad un prezzo accessibile! Ma quanti km ci sono per arrivare al negozio? 450 km! Ma cosa vuoi che sia, tanto è quella la strada che dobbiamo comunque fare. Ma non ce la possiamo fare senza neanche una sosta, dico io. E poi non dobbiamo mica correre e schiantarci per arrivare in tempo. Il capo, sempre ottimista, mi dice, secondo me ce la facciamo. Quindi, dandoci il cambio alla guida lasciando il motore acceso, fermandoci al volo solo a fare gasolio siamo arrivate al negozio mezz’ora prima della chiusura. Quante cose si possono comprare in 30 minuti!







Sigtuna


Sono andata a ripescare la foto fatta a gennaio 2015. Stesso posto, stessa ammirazione per la piccola città, capace di emozionare in ogni stagione.


venerdì 21 giugno 2019

Karlskruna e Nyköping

La notte scorre tranquilla al porto di Karlskrona. Ci sono tanti camper parcheggiati perché da lì si raggiunge a piedi il museo del mare. Dobbiamo essere veloci perché sappiamo che in mattinata la temperatura in camper salirà, così all’orario di apertura siamo le prime a fiondarci nel sottomarino in esposizione.
Bellissimo, e pensare che è tutto gratuito.


Concludiamo la visita con un pranzo tipico svedese nel ristorante del museo.


Dormiamo in un parcheggio per camper gratuito a Nyköping. La sveglia, grazie a LaTedeschina, viene anticipata ogni giorno di qualche minuto, forse perché c’è luce sempre prima, per cui alle 5 siamo già a passeggiare alla scoperta della cittadina.









mercoledì 19 giugno 2019

Karlskrona e il jet

Il sonno cosmico mi perseguita. Non appena il capo mette in moto, io mi addormento. Non è possibile andare avanti così, mi sento come se avessi il jet lag. Ma non abbiamo cambiato fuso, cosa mi sta succedendo? Il capo ha rimodellato il termine per adattarlo alla mia situazione attuale: ho il jet camper. Il capo sa che la parola più appropriata sarebbe camper lag però jet camper è più divertente.
Ecco, proprio a causa del jet camper, mi sono ritrovata in Svezia, a Karlskrona, quasi senza accorgermene.


Avevo suggerito io al capo la meta per la sosta notturna, lei avrebbe guidato ancora a lungo, vuole arrivare dove fa freddo. La temperatura è elevata, in camper si raggiungono i 28 gradi. C’è una strana luce quassù, quella brillante del nord senza nuvole, a cui non siamo abituate. Alle 20, quando cala il vento, le famiglie si spostano al mare, ed è proprio a quell’ora che gli svedesi si tuffano per un bagno ristoratore.




Siamo in Svezia e siamo parcheggiate in città, ne approfittiamo per cenare fuori e soprattutto per fare colazione al bar, l’unico aperto alle 7, che fa un ottimo kanelbulle con la crema. Comincio a sentirmi in vacanza.




martedì 18 giugno 2019

Danimarca

Il nord della Germania è molto bello e spesso ci si dimentica che là c’è il mare. LaTedeschina ha rivisto i suoi parenti con tanta emozione. Di seguito siamo andate a Rostock a prendere il traghetto per Gedser. La traversata dura solo due ore e gli animali posso stare comodamente in camper.
Passiamo la Danimarca velocemente anche se, essendo già le 22 dopo la traversata, ci fermiamo a dormire in un piccolo campeggio sul mare che ci regala un paesaggio incantevole.








domenica 16 giugno 2019

Scandinavia 2019

Quest’anno l’equipaggio è aumentato di una unità. Ebbene sì, siamo in 5 in un camper lungo appena 6 metri! Ci fa compagnia LaTedeschina, ed è proprio la Germania del nord la prima tappa ufficiale di questo viaggio. Ma come, e la Scandinavia? Con calma, non voglio correre, abbiamo tre settimane e arriviamo dove arriviamo. Sto invecchiando, non reggo più i ritmi di dieci anni fa. 

La prima notte l’abbiamo passata ad Aqua Salza, come al solito una sicurezza in terra austriaca che ci ha dato da dormire parecchie volte.


Il secondo giorno attraversiamo tutta la Germania. Io dico al capo svariate volte: "Guido io, tu riposati". A volte il capo risponde di no, dice che sta bene e che ce la fa, altre volte gradisce avere il cambio per potersi concedere il lusso di stravaccarsi sul sedile del passeggero e leggere un buon libro. Ebbene, nelle due volte che ho preso in mano il volante sono caduta preda di un sonno cosmico, che mi ha visto costretta ad abbandonare la guida con una ridicola rapidità . Risultato: mio tempo di guida su 10 ore--> 50 minuti....ecco perché dico che ho bisogno di ritmi più tranquilli rispetto al passato. Comunque se avessimo dovuto contare solo sul mio contributo, saremmo ancora a Salisburgo!