lunedì 1 settembre 2014

Finalmente il ghiaccio

Valdez è un paese di pescatori dal cui porto partono anche crociere che portano a vedere i ghiacciai.
Noi da casa avevamo prenotato la Lu-Lu Belle, il cui capitano, sulla settantina, porta in giro i turisti tra i fiordi ghiacciati dal 1979. Lo scopo è anche quello di vedere puffin, leoni marini e tutti gli altri animali che popolano questi mari. Al mattino siamo abbastanza perplessi, la nebbia è fitta, cosa riusciremo a vedere?
Passate un po' di ore di navigazione il tempo non migliora ma la nebbia sale, per cui, nonostante il freddo intenso, stiamo spesso fuori ad ammirare il paesaggio.
Il ghiacciaio Columbia ha un fronte che arriva sul mare e la barca si avvicina molto, tanto che, dopo aver assistito ad un crollo di notevole entità, la barca ha iniziato ad ondeggiare tra le onde prodotte dallo schianto del ghiaccio in acqua.  Ecco l'Alaska, quella che mi aspettavo, quella che mi piace.













venerdì 29 agosto 2014

Posto idilliaco


La strada verso Valdez ci offre paesaggi incredibili.
A Filding Lake un posto spettacolare ci accoglie per la notte. Qui riusciamo a fare anche il nostro primo barbecue.










lunedì 25 agosto 2014

Fairbanks

Fairbanks ha un bellissimo museo del Nord, che si trova in un edificio dell'università, in cui abbiamo visto quadri di arte moderna, compresa una sezione solo per adulti, in cui alcuni contemporanei espongono le loro angosce tradotte in pittura. 
Del resto qui d'inverno deve essere molto dura, il freddo e il buio mettono a dura prova i nervi e il cervello di molti.
In questa città c'è anche un'oasi per le gru americane e canadesi, che in questo periodo sono pronte a migrare al caldo, che spettacolo!
Altra tappa obbligatoria, per passare un paio di ore in un parco a metà tra Gardaland e un museo di storia etnografica è il Pioneer Park, nel quale sono state installate le "cabine", dopo averle prelevate dal luogo d'origine, costruite ai tempi della corsa all'oro.








Dormire in collina

A Fairbanks ho dovuto dormire in mezzo al nulla (anche se qui il nulla, ovvero foreste sterminate di abeti e betulle, è ovunque).
Per avere più possibilità di vedere l'aurora boreale e ascoltando il consiglio di una locale, siamo saliti su una collina vicino all'università. Vedere ai lati della strada i cartelli stradali bucati da proiettili non promette nulla di buono. 
E anche i cartelli che ordinano di stare lontano dalle case non ispirano simpatia ecco, ma pare che gli altri componenti del gruppo non ci abbiano fatto troppo caso.
Generalmente tutte le strade laterali non sono asfaltate, anche se portano a delle case. Anche quella che porta alla collina è sterrata. Vedo già  maniaci con fucile che vengono a sterminarci durante la notte perché abbiamo invaso la loro proprietà. 
Tutto bene comunque, la notte è trascorsa tranquilla, a parte il capo e la coinquilina di camper che si sono date il cambio per scrutare il cielo notturno a caccia di aurore ( per la cronaca, il cielo era sereno ma non era buio, per cui niente aurora).

Paesaggi del Denali Park





Denali Park

Ci sono parecchi campeggi nel Denali Park, il Riley è quello più accessibile dai camper, ed è anche prenotabile online, cosa che noi avevamo fatto da casa, fortunatamente. Abbiamo capito, al momento della registrazione, che tutti i campeggi dentro al parco erano pieni, dormire fuori non sarebbe stata la stessa cosa.
In questo modo abbiamo potuto lasciare fermo il camper per 3 notti, spostandoci a piedi o in bus per andare a fare le passeggiate nel parco.
Il parco del Denali ha una unica strada interna, percorribile per 15 miglia anche con il proprio mezzo, mentre tutte le restanti miglia (altre 60 circa) sono accessibili tramite bus navetta.
Prenotato lo shuttle a pagamento, il giorno successivo al nostro arrivo ci siamo presentati alla fermata e con una fila rigorosa abbiamo atteso il nostro mezzo. Lo shuttle ti dovrebbe portare dal punto A al punto B, senza spiegazioni di sorta sulla fauna locale, in realtà il nostro autista detto Bear ( un personaggio tipico alaskano, me lo immaginavo proprio così, barba e capelli lunghi, grande e grosso, con occhiali da sole che non si è tolto mai, anche se di sole non ne abbiamo visto molto) ha iniziato a parlare appena siamo saliti, ci ha accompagnato all'interno del parco segnalandoci la presenza di un orso, o fermandosi quando qualcuno gridava STOP, perché aveva avvistato una volpe o un caribù.
Un po' deludente l'avvistamento degli animali, tutti molto lontani e anche la vista del monte Denali-Mc Kinley, coperto quasi completamente dalle nuvole.





mercoledì 20 agosto 2014

Prima notte

La prima notte abbiamo cercato un parcheggio in città, ma anche da Wallmart, nota catena di supermercati con grande parcheggio, c'è un cartello che vieta espressamente la sosta notturna per gli RV ( sigla che indica i veicoli ricreazionali in inglese).
Decidiamo di proseguire verso nord, la nostra prossima meta è il parco del Denali. Dopo alcune miglia troviamo uno sterrato e ci fermiamo lì, crolliamo dal sonno grazie anche al fuso orario.
Ci sono 10 ore di differenza e si sentono tutte!

martedì 19 agosto 2014

In camper in Alaska


Alaska...le prime parole pronunciate dagli amici a cui dicevo la meta del mio viaggio di solito erano: "Ma fa freddo!"
Vedremo, intanto eccomi qui, arrivata dopo 14 ore di volo, compagnia Condor, con volo da Francoforte ad Anchorage.
Anche stavolta abbiamo preferito il camper, a noleggio ovviamente, presso la compagnia più grande di Anchorage, la Great Alaskan Holidays, che ha un parco camper di 350 unità tutti Winnebago.
 Dovrebbe essere nuovo, e le 11 mila miglia sul display lo confermano; dentro non è granché, nulla a che vedere con la cura e il dettaglio dei camper europei, anzi, italiani.
Dopo 30 minuti di filmato esplicativo ci danno le chiavi e ci "spediscono", così, senza darci uno straccio di indicazione aggiuntiva. Le istruzioni sono sul tavolo della dinette. 
Ottimo, si parte, sempre che si riesca a far partire questo bestione da 8 metri e mezzo con cambio automatico.
Siamo un gruppo di 6 persone, per cui è stato deciso di noleggiare 2 camper.
Le più esperte siamo noi, gli altri non hanno mai fatto una vacanza così, vedremo come si troveranno nei prossimi giorni.




lunedì 28 luglio 2014

Costo totale viaggio in Bretagna

Oltre il 60%  della spesa totale è andato per il rifornimento del gasolio e per il pedaggio autostradale, per un totale di 1100 euro!
Accidenti che botta, considerando che il pieno in Francia costa meno che in Italia!
Per dormire 12 giorni abbiamo speso 50 euro, almeno in questa voce abbiamo risparmiato parecchio, le aree di sosta per camper sono molto spesso gratuite e noi ne abbiamo approfittato.
Mangiare cozze o crepes non è così costoso, ogni tanto quindi abbiamo cenato fuori.
La spesa è la terza voce che incide sulla quota finale ma anche stando a casa l'avremmo fatta lo stesso no?


Area di sosta introvabile

Cercare l'area di sosta a Courmayeur non è stato facile, dopo la frana di maggio è tutto un cantiere, le indicazioni che avevo letto su internet parlavano di Val Veny, così abbiamo preso una strada che dopo un centinaio di metri ha iniziato a stringersi ed inerpicarsi verso l'ignoto, senza darci la possibilità di tornare indietro. "Forse l'area di sosta non è quassù, che ne dici?", dico al capo, con tono sempre più nervoso.
Ed intanto non possiamo fare altro che proseguire. Non è come essere in macchina, con il camper è tutto più complicato. Ad un certo punto, esattamente qui,



 il capo mi dice che avrebbe fatto inversione a U (per non sentirmi ancora imprecare!), proprio in quella piccola area senza guard rail, proprio lì, a strapiombo sul nulla. Sono fuori di me, scendo a guardare le possibilità di manovra, e poi perentoria dico che non è possibile, dobbiamo proseguire.
Facciamo ancora poche centinaia di metri e poi finalmente la strada si apre, possiamo tornare indietro.
Ancora non ci era successo, in questo viaggio, di dover affrontare strade che improvvisamente diventano a 1 corsia, quasi un must, credo per ogni camperista.
Ecco, doveva succedere sulla strada del ritorno, quando ormai pensavamo che ci fosse solo autostrada per noi :-)
Una volta in paese, abbiamo capito che l'area di sosta per camper era nel parcheggio della funivia che porta in Val Veny, non nella valle stessa, come avevamo pensato noi ( sì, lo so, e leggere meglio quelle dannate istruzioni no?)
Comunque, alla fine, ce ne siamo andate, il posto era desolato e brutto, non avrei mai dormito lì. A 32 km c'è Aymavilles, che ci ha accolte affamate e stanche, pronte a trascorrere l'ultima notte in camper prima del rientro.

giovedì 24 luglio 2014

Certe mattine


C'è tanta, tanta gente in giro, ovunque, troppa per i miei gusti; ogni km della costa bretone è preso d'assalto dai turisti, mi piacerebbe tornarci in una stagione più tranquilla.
Alcune zone, al mattino presto quando ancora non c'è nessuno in giro, offrono degli scorci molto suggestivi.








Conversazione in francese

Siccome nè il capo nè io parliamo francese è stato deciso che sarò io a cimentarmi con la lingua autoctona. Ho cercato di protestare debolmente: "...ma anche tu potresti....". 
La risposta è stata: "tu sei portata per le lingue" e la questione si è chiusa lì.
Capita così che finalmente si riesca a pranzare fuori in una creperie a Morlaix.
Entrando saluto con un sonoro bonjour e il cameriere risponde nello stesso modo, sfoderando un amabile sorriso.
Ci accomodiamo e, quando arriva a portarci il menù, si piega verso di me e sempre sorridendo mi dice "it's better to speak in English for you, isn't it?"
Ma come, ho detto solo buongiorno in francese e questo mi chiede se preferisco parlare inglese.
Ma io non mollo, in fondo sono quella portata per le lingue.
Così, al momento di ordinare da bere chiedo il "sidr" ho tolto la e finale dalla parola scritta, si pronuncerà così in francese, immagino. Lui mi guarda per un attimo stupito e poi si illumina e dice "ooh, saider".
Vabbè, lui si ostina a volermi parlare in inglese e non apprezza i miei tentativi di parlare la lingua locale. 
Mi rifarò nei prossimi giorni, ne sono sicura!

lunedì 21 luglio 2014

Costa di granito rosa

Bellissima, stupenda, entusiasmante, questi i commenti letto su internet.....ma chi è riuscito a vederla? Noi no, divieti di sosta per i camper ovunque, a tutte le ore del giorno e della notte, lungo le strade secondarie e principali, anche lontano dalla costa. 
È evidente che non ci vogliono e noi, con comuni così ottusi, non perdiamo tempo, ce ne andiamo via dritte.  
La Bretagna ha dei posti favolosi da scoprire e pazienza se qui non siamo gradite, bye.

domenica 20 luglio 2014

Santi moderni

Non avevo mai visto niente di simile in chiesa; osservare  con attenzione la foto....anche i santi sono diventati telematici.




Cap Frehel e L'Ille Grande

Sole anche oggi, il faro di Cap Frehel è affollatissimo, sarà per questo che non mi fa un particolare effetto essere lì. 



Troveremo quello che stavamo cercando solo a L'Ille Grande, qualche giorno dopo, fermandoci a dormire al camping municipal della piccola isola. Qui c'è pace e riusciamo a fare a piedi tutto il giro dell'isola al mattino presto, Cinque ci dà la sveglia ogni mattina alle 6. Sì, è migliorata  parecchio, l'anno scorso erano le cinque del mattino, per cui siamo già contente così.




sabato 19 luglio 2014

Fougeres e Dinan

Fougueres ci accoglie in Bretagna nel migliore dei modi con il suo imponente castello che vale sicuramente la visita. 
L'area di sosta per i camper, in cui ci fermiamo anche per la notte, è in una zona comoda per visitare la città e ha anche qualche posto all'ombra, cosa rara da queste parti.


Dinan è la nostra tappa successiva, continua a fare un caldo micidiale ed io arranco in salita che pure le lumache mi danno il fumo...fortuna che a metà strada troviamo un bar in cui ristorarci che altrimenti mica ci arrivavo in cima.
Per dormire ci spostiamo però a Saint Jacut de la mer, a pochi passi da Cap Frehel, che vedremo il giorno successivo.


giovedì 17 luglio 2014

Camper nuovo

Si parte per la Bretagna con il camper nuovo! Detto e fatto! Eccoci pronte a lasciare il paesello verso nuove avventure, non più con il compagno degli innumerevoli giri degli anni precedenti, quello che aveva accolto noi e Sgnangul e Zedog e anche Cinque fino all'anno scorso, ma con il piccolo camper comprato di seconda mano in un momento inaspettato, la classica occasione da prendere al volo.
Le sue dimensioni ridotte gli hanno subito fatto guadagnare un soprannome: Lilliput. 
E qui cambiano le prospettive però, io che ho sempre fatto l'ospite mi ritrovo comproprietaria di un camper, accidenti!
Ma allora mi piace proprio vedere il mondo da dentro una scatola, d'estate rovente e d'inverno gelida....e la tipetta da cinque stelle dov'è finita? 
Niente paura, è sempre qui pronta a far valere le sue ragioni, del resto qualche vacanza in hotel, la tipetta in questione, è riuscita ad ottenerla 😃

Il tempo al nord

Temperature odierne: ore 13 Fougeres 31 gradi, Hvar 30 gradi...c'è quail cosa che non mi torna, sono venuta al nord perché in questa stagione al mare fa troppo caldo per i miei gusti....boh, meglio non lamentarsi e prendere quel che viene...
Ore 20, temporale in arrivo, speriamo che le temperature calino un po'.
Come no, come dice ironicamente il capo sono scese in picchiata, da 31 a 28, un successo!


sabato 3 maggio 2014

Ultimi parchi del viaggio

Il viaggio sta giungendo al termine, gli ultimi parchi che visitiamo sono il Canyonlands e l'Arches. 




Monument Valley

Alla Monument Valley c'è il The View Hotel, è l'unico alloggio all'interno del parco, ha una vista spettacolare ed è tutto prenotato da mesi.
Arriviamo il pomeriggio inoltrato, facciamo un giro, un po' di foto e ci rendiamo conto che sarebbe bello essere lì all'alba. "Chiediamo se hanno una stanza libera!" dico io.
 Del resto il motel più vicino è a molte miglia di distanza, comincia ad essere tardi ed io inizio a preoccuparmi di non trovare da dormire.
"Ho una domanda da farle, forse, per caso, so che è sempre tutto pieno, ma avrebbe una camera libera?" "Si"....sorriso nostro...."ma è senza vista sulla valle, le finestre guardano verso la strada". Il sorriso si spegne " Ah...e quanto costa?" " 112 dollari" 
Oh.... vabbè, ci sembra tanto e non ha la vista. Facciamo un giro, ne parliamo...e cambiamo idea. "Ci dia quella stanza!" ed è così che abbiamo dormito nella Monument Valley, in quella che abbiamo capito essere una stanza per gli autisti, piano terra e con vista sul parcheggio.
Però dal tramonto fino a notte siamo state lì, in uno dei tanti punti di osservazione a rimirare il paesaggio, e all'alba ci siamo alzate presto e dalla lobby abbiamo ammirato il sorgere del sole.
PS: il prezzo di una camera con vista va dai 200 dollari in su a seconda del piano e dalla distanza dalla lobby...ci è andata più che bene!




mercoledì 30 aprile 2014

La riffa per The Wave

Page è in Arizona ed è al confine con lo Utah, dove si trova Kanab, cittadina nella quale ogni giorno si tiene la lotteria per vincere un ingresso nella zona protetta chiamata The Wave. Lo Utah è un'ora avanti rispetto all'Arizona, per cui per essere a Kanab per le 8.30 siamo partire da Page alle 6.
I vincitori saranno solo 10. Lo so, non abbiamo molte possibilità, ma ci proviamo ugualmente. 
È stato molto interessante e divertente vedere come funziona il tutto. Alle 9, ora dell'estrazione, eravamo in 107. 
Ovviamente non abbiamo vinto e possiamo guardare The Wave solo in foto. Pazienza.





Antelope Canyon

Page pare il centro del mondo. Qui si accalcano migliaia di turisti, moltissimi giapponesi, a rimirare le bellezze protette nelle riserve dei Navajo.
 L'Antelope Canyon è una di queste. Ci si va solo accompagnati, su un pick-up adattato allo scopo, guidato da un nativo americano. 
L'autista, che fa anche da guida, ti indica i punti migliori dove fare le foto. Il canyon è molto stretto e, tra le persone che si accalcano e l'omino che incessantemente ti invita a "take a photo, take a photo", non ci si gode appieno la bellezza del posto. Comunque le foto le ho fatte anch'io eh! 


 




Il paesaggio cambia


Le cose viste si susseguono incessantemente, dopo Los Angeles arriva il deserto con il Joshua Tree Park e subito dopo il Grand Canyon. È tutto così vasto, lo sguardo si perde all'infinito, siamo circondate dalla natura...e dai turisti, come noi. E sì, non pensavamo di trovare così tante persone in viaggio in questo periodo. Finora ci è andata bene e abbiamo trovato da dormire giorno per giorno, fermandoci a chiedere una camera nei motel lungo la strada. 
Però rimangono sempre le camere più costose o quelle più sfigate.
Abbiamo incontrato anche qualche italiano, ma patto reciproco vuole che non ci si consideri, tutti si fa finta di non aver capito la nazionalità e non ci si scambia nemmeno un saluto.
Non capisco molto, ma mi adeguo. 







Los Angeles



Tappa lunga oggi, da Las Vegas a Los Angeles, passando dalla Death Valley, per un totale di circa 700 km.
Anche se siamo solo in Aprile il caldo si fa sentire, 32 gradi comunque si sopportano bene, ma non capisco come facciano in agosto a scendere dall'auto con temperature che arrivano quasi a 50 gradi. 
Los Angeles ci sorprende con il suo traffico: mattino, pomeriggio o sera, le code ci sono sempre. Superstrade a 7 corsie per senso di marcia non bastano a contenere il numero di auto che ogni giorno si spostano in questa immensa città.
Hanno introdotto anche la corsia del carpooling dove possono correre solo le auto che contengono almeno 2 persone.
Abbiamo ampiamente apprezzato questa iniziativa, che ci ha permesso di procedere un po' più speditamente. 
Per uscire da Los Angeles, ci abbiamo messo, comunque, tre lunghe ore (50 miglia circa).

Cosa si fa a Los Angeles oltre ad andare nella Walk of Fame, dove ci sono le impronte lasciate delle star di Hollywood?
Ma si visitano gli Universal Studios naturalmente!
È un po' come andare in un grande parco di divertimento, con attrazioni per bambini e adulti, ma la parte più bella resta senza dubbio la visita ai set dei telefilm visti in tv.
 Ad esempio c'è tutto il quartiere dove è stata girata la serie di Desperate Housewives.
Molte attrazioni in 3D le ho viste solo a metà, le sensazioni provate sono talmente  reali che il mio corpo ne risente e non vado oltre con le spiegazioni...tanto per intenderci!

Infine una visita al Getty Museum, veramente strabiliante, e una passeggiata sulla spiaggia di Venice e Santa Monica, sul cui molo sono stati girati parecchi film. Il tempo  è clemente, stiamo davvero bene qui, tanto che ci concediamo anche un pranzo al Bubba Gump,
a base di gamberi, naturalmente.