mercoledì 30 aprile 2014

La riffa per The Wave

Page è in Arizona ed è al confine con lo Utah, dove si trova Kanab, cittadina nella quale ogni giorno si tiene la lotteria per vincere un ingresso nella zona protetta chiamata The Wave. Lo Utah è un'ora avanti rispetto all'Arizona, per cui per essere a Kanab per le 8.30 siamo partire da Page alle 6.
I vincitori saranno solo 10. Lo so, non abbiamo molte possibilità, ma ci proviamo ugualmente. 
È stato molto interessante e divertente vedere come funziona il tutto. Alle 9, ora dell'estrazione, eravamo in 107. 
Ovviamente non abbiamo vinto e possiamo guardare The Wave solo in foto. Pazienza.





Antelope Canyon

Page pare il centro del mondo. Qui si accalcano migliaia di turisti, moltissimi giapponesi, a rimirare le bellezze protette nelle riserve dei Navajo.
 L'Antelope Canyon è una di queste. Ci si va solo accompagnati, su un pick-up adattato allo scopo, guidato da un nativo americano. 
L'autista, che fa anche da guida, ti indica i punti migliori dove fare le foto. Il canyon è molto stretto e, tra le persone che si accalcano e l'omino che incessantemente ti invita a "take a photo, take a photo", non ci si gode appieno la bellezza del posto. Comunque le foto le ho fatte anch'io eh! 


 




Il paesaggio cambia


Le cose viste si susseguono incessantemente, dopo Los Angeles arriva il deserto con il Joshua Tree Park e subito dopo il Grand Canyon. È tutto così vasto, lo sguardo si perde all'infinito, siamo circondate dalla natura...e dai turisti, come noi. E sì, non pensavamo di trovare così tante persone in viaggio in questo periodo. Finora ci è andata bene e abbiamo trovato da dormire giorno per giorno, fermandoci a chiedere una camera nei motel lungo la strada. 
Però rimangono sempre le camere più costose o quelle più sfigate.
Abbiamo incontrato anche qualche italiano, ma patto reciproco vuole che non ci si consideri, tutti si fa finta di non aver capito la nazionalità e non ci si scambia nemmeno un saluto.
Non capisco molto, ma mi adeguo. 







Los Angeles



Tappa lunga oggi, da Las Vegas a Los Angeles, passando dalla Death Valley, per un totale di circa 700 km.
Anche se siamo solo in Aprile il caldo si fa sentire, 32 gradi comunque si sopportano bene, ma non capisco come facciano in agosto a scendere dall'auto con temperature che arrivano quasi a 50 gradi. 
Los Angeles ci sorprende con il suo traffico: mattino, pomeriggio o sera, le code ci sono sempre. Superstrade a 7 corsie per senso di marcia non bastano a contenere il numero di auto che ogni giorno si spostano in questa immensa città.
Hanno introdotto anche la corsia del carpooling dove possono correre solo le auto che contengono almeno 2 persone.
Abbiamo ampiamente apprezzato questa iniziativa, che ci ha permesso di procedere un po' più speditamente. 
Per uscire da Los Angeles, ci abbiamo messo, comunque, tre lunghe ore (50 miglia circa).

Cosa si fa a Los Angeles oltre ad andare nella Walk of Fame, dove ci sono le impronte lasciate delle star di Hollywood?
Ma si visitano gli Universal Studios naturalmente!
È un po' come andare in un grande parco di divertimento, con attrazioni per bambini e adulti, ma la parte più bella resta senza dubbio la visita ai set dei telefilm visti in tv.
 Ad esempio c'è tutto il quartiere dove è stata girata la serie di Desperate Housewives.
Molte attrazioni in 3D le ho viste solo a metà, le sensazioni provate sono talmente  reali che il mio corpo ne risente e non vado oltre con le spiegazioni...tanto per intenderci!

Infine una visita al Getty Museum, veramente strabiliante, e una passeggiata sulla spiaggia di Venice e Santa Monica, sul cui molo sono stati girati parecchi film. Il tempo  è clemente, stiamo davvero bene qui, tanto che ci concediamo anche un pranzo al Bubba Gump,
a base di gamberi, naturalmente.






domenica 27 aprile 2014

Las Vegas

Avevo studiato a lungo per trovare la sistemazione ideale  a Las Vegas, ci tenevo ad essere sulla Strip, la via principale, in un hotel che ci permettesse di lasciare l'auto in garage e di girare sempre a piedi. Dovevo scegliere se prendere un hotel con o senza casinó. Quasi tutti gli alberghi di LV hanno infatti il casinó prima della reception, i clienti sono così costretti a passare nelle sale da gioco con le loro valigie, chissà mai che non gli venga voglia di spendere qualche dollaro.
"Siamo a Las Vegas che diamine!" mi sono detta, l'hotel deve avere il casinó, e così siamo finite al Mirage. Elegante hotel, grande hall, con negozi lussuosi al suo interno, tutto molto bello insomma. La nostra camera al 17esimo piano ha una vista spettacolare. 
Ma tutto è studiato per farti spendere soldi.
"Oh, guarda, ci offrono delle noccioline, sono qui, accanto al televisore" dico al capo e afferro un pacchetto sollevandolo per leggerne le caratteristiche. Non contenta afferro anche quello che gli sta accanto, palline di cioccolato...solo in quel momento mi accorgo della piccola scritta che c'è sotto che dice: -queste noccioline te le offre il Mirage per rendere più piacevole il tuo soggiorno. Verranno messe sul tuo conto semplicemente rimuovendo il sacchetto dal suo alloggiamento-.
Faccio un urlo e balzo indietro e contemporaneamente rimetto il sacchetto al suo posto, il prezzo indicato è di 8 dollari!
Non parliamo del frigo, lo apri solo inserendo la carta di credito.
Devono avere dei maledetti sensori che, qualunque cosa tu consumi in camera, loro lo sanno in tempo reale. Capo, non toccare niente!




Zion National Park

Lo Zion Park è stato sicuramente una piacevole ed inaspettata scoperta, le foto che si trovano online non rendono giustizia al luogo e le parole che si spendono per esso, sempre online, non sono mai abbastanza convincenti e non preparano certo ad una simile bellezza. È così bello arrivare in un luogo senza particolari aspettative ed accorgersi che se non lo si fosse incluso nel programma si sarebbe perso sicuramente molto. Lo Zion ha una formazione rocciosa particolare che non avevo mai visto prima, proverò a postare qualche foto, anche se so che non rendono molto l'idea.
L'organizzazione è perfetta, ogni parco ha il proprio Centro Visite, all'interno del quale si possono trovare mappe ed ogni formazione utile per la visita del posto. Lo Zion è molto frequentato dagli appassionati di trekking ed anche qualche giorno fa, quando ci sono passata, era davvero pieno di turisti che si  accingevano a fare delle belle camminate. Noi non avevamo abbastanza tempo per questo, peccato davvero.



Bryce Canyon


La vista del Bryce Canyon lascia davvero stupefatti e persino commossi. La bellezza del luogo è indescrivibile, i colori delle rocce, accentuati dalla luce gialla del tramonto, luccicano negli occhi ed io non posso staccare lo sguardo e voglio stare qui ancora ed ancora ed ancora a bearmi di tanta bellezza. È questo l'effetto che fa il Bryce Canyon, letto su molti diari di viaggio, e confermato oggi, 21 Aprile 2014, da me, camperista improbabile, davvero privilegiata di poter essere qui a godere di quello che la natura sa offrirci.







mercoledì 23 aprile 2014

I motel

Il motel di Torrey (Broken Spur) scelto e prenotato da casa, si è rivelato davvero accogliente e in perfetto stile americano, così come lo avevo immaginato. 
La scelta si è rivelata azzeccata anche perché presso il motel c'è anche una steak house, da cui esce costantemente un profumino delizioso a cui non abbiamo saputo resistere. 
Non sapevamo cosa aspettarci dagli alloggi qui, anche se in realtà, nel nostro vissuto, ci sono migliaia di film visti in tv e depositati nella nostra memoria, e, anche se tutto è nuovo, la sensazione è di familiarità con i luoghi e con le abitudini del posto. 
È tutto una prima volta, il primo pancake con lo sciroppo d'acero, la prima steak house, la prima mancia da lasciare...certo, tutto già fatto in altri viaggi, ma questa volta tutto ha un sapore diverso, è quasi come essere accolti a casa di amici che conosci da anni.

La terza notte non era stata prenotata da casa come le prime due, avevamo deciso che avremmo scelto un motel lungo la strada. E così abbiamo fatto, ad Hatch, piccolo e sperduto paese tra il Bryce Canyon e lo Zion.
Non mi ispirava per niente a dire il vero, tutto il paese sembrava desolato, ma stava arrivando il buio e dovevamo fermarci.
Mi son fatta coraggio e son entrata a chiedere al Hatch Station Motel una stanza.
Inaspettatamente la stanza è risultata essere gradevole, nonostante la prima impressione non proprio ottimale. 
E anche questa prima volta è andata.

martedì 22 aprile 2014

Capitol Reef

Lasciata SLC ci siamo dirette verso il parco Capitol Reef. Non è molto battuto dagli italiani, noi abbiamo voluto includerlo ugualmente e abbiamo fatto bene. Le formazioni rocciose rosse che abbiamo visto ci hanno sorpreso. 
Qui i camperisti sono davvero tanti. Sfrecciamo sulle strade con dei mezzi enormi e tutti si trascinano dietro anche le loro auto. Nel parco c'è un campeggio, ma anche subito fuori ci sono parecchi RV park, tutti forniti di tavolini e griglie per il barbecue, una meraviglia.

Salt Lake City

Il viaggio di 10 ore in aereo da Parigi a Salt Lake City mi è sembrato interminabile. 
Dopo le prime 5 ore ero pronta a scendere, invece ne mancavano ancora altrettante....pazienza, sono stata ripagata all'arrivo, quando, una volta ritirata la macchina a noleggio, mi sono messa al volante ed ho attraversato in lungo e in largo la città....molto in lungo e in largo in verità, senza navigatore (che non voleva saperne di partire) e con una cartina alquanto deficitaria sul nome delle vie, non riuscivo a trovare il motel che avevo prenotato.
Le strade qui sono tutte dritte e parallele, dalla Main Street che attraversa il centro città, si dipanano la 100 sud, la 100 ovest, la 100 nord e la 100 est. Via via che si va verso la periferia ci sono la 200 sud , la 300 ovest, la 400 nord, la 500 est.... Insomma, diciamo pure che ho fatto il ripasso completo dei punti cardinali a Salt Lake City! 

Stati Uniti dell'ovest

Viaggeremo in auto stavolta, ma sarà comunque un viaggio itinerante, non riesco a star ferma in un posto per molto tempo.
Osserverò anche con attenzione i veicoli ricreazionali negli Stati Uniti, voglio capire come si spostano e dove si fermano, vorrei capire se il noleggio è una cosa fattibile per noi, magari in un prossimo viaggio negli States.

giovedì 10 aprile 2014

Prima uscita dell'anno

Il camper è rimasto fermo tutto l'inverno, la prima uscita della stagione è stata in Romagna, a metà Marzo; avevo finito le piadine, ma soprattutto mi mancavano gli amici ghiri.
Ho cercato di essere forte, Zedog mi manca, senza di lei i nostri viaggi non saranno più gli stessi.