domenica 25 gennaio 2015

Conclusioni del viaggio in Scandinavia

Viaggiare nei paesi scandinavi in inverno è una cosa che affascina molte persone, noi comprese.
Ci eravamo preparate bene per questa impresa, ma, come si è visto, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Non abbiamo mai incontrato un camper, se non nei pochi campeggi che abbiamo trovato aperti.
Ogni giorno c'è stata l'incertezza sulla sistemazione per la notte; questa cosa a volte mi ha creato un po' di ansia, soprattutto all'inizio.
Poi ho capito che la soluzione migliore era quella di cercare un parcheggio illuminato circondato da case abitate.
E' andata sempre bene, nessuno ci ha importunato, le notti sono sempre trascorse tranquille, inoltre, avere un cane da guardia e il triogas acceso, mi ha ulteriormente rassicurata.
Le giornate sono state molto corte, alle 9 al mattino c'era, finalmente, un po' di luce e alle 15.30 il sole tramontava. Si possono fare poche cose, molti musei sono chiusi e non si può certo viaggiare al buio su strade per nulla illuminate.
Ci siamo riposate parecchio, probabilmente molto di più di quello che facciamo durante l'estate.
In Svezia non esistono aree di servizio per lo scarico della cassetta e delle acque grigie. Una volta abbiamo persino dovuto ricorrere ad un bagno normale in un autogrill, cosa che avevamo lasciato come ultima risorsa in caso non avessimo trovato nulla di aperto.
L'esperienza di vedere nevicare con tanta intensità è difficile da descrivere, non nevica come da noi, il vento gioca con la neve e arrivi a non capire più se tutto quel candore sta scendendo dal cielo o sale dal terreno.
Avere un camper "nuovo", che posso guidare facilmente anche io, ci ha reso la guida agevole e abbiamo fatto 6500 km senza che fossero troppo pesanti.
Non avere una meta ci ha permesso di essere abbastanza lucide ed elastiche da capire quando era il momento di tornare indietro.
La Svezia, specialmente quella sopra Stoccolma, probabilmente si capisce soprattutto visitandola d'inverno. E' facile camminare all'aperto durante la bella stagione, ma loro lo fanno sempre. Persone di tutte le età, al buio e al freddo, pioggia o neve che sia, camminano tenacemente, spesso con i bastoncini da nordic walking. Nulla li ferma, e questo mi piace molto.
I musei sono ambienti di incontro per giovani genitori. Quando fa freddo si trovano in questi luoghi di cultura dove sono stati allestiti appositi spazi perchè i bambini possano fare le loro esperienze.
Si vede che sono dei frequentatori assidui da come si muovono e da come fanno gruppo con gli altri genitori.
E' stato un viaggio fuori dal comune, ripartirei domani.

Costi del viaggio Danimarca-Svezia

La voce che copre quasi il 50% della spesa totale è, come sempre, il gasolio.
Con 1000 euro abbiamo fatto 6500 km e anche riscaldato il camper.
Al secondo posto c'è la spesa alimentare che comprende anche le 4 volte in cui abbiamo mangiato fuori.
Al terzo posto ci sono le spese per i 4 campeggi, per fortuna abbiamo dormito quasi sempre nei parcheggi.
Non ci siamo fatte mancare niente, nella spesa totale abbiamo incluso anche la mia giacca nuova e la maglia tecnica, tutto rigorosamente comprato in super saldo.
Una delle voci è quella per i pedaggi stradali, inclusi i ponti, che hanno influito per il 6,6% della spesa totale.
In tutto ciò c'è da considerare che, viaggiare durante l'inverno, permette di risparmiare sulle spese del riscaldamento di casa, il quale è rimasto spento per ben 15 giorni!

sabato 17 gennaio 2015

Rientro

L'ultima notte in Danimarca abbiamo avuto difficoltà a trovare un posto adatto alla sosta. Non ci convinceva nulla, abbiamo girato tre cittadine. Alla fine abbiamo scelto Christiansfeld, fermandoci sulla via più centrale della città. Poco traffico, è andata bene. 
Al mattino ci rimettiamo in marcia, è lunga la strada del rientro, ma ci diamo il cambio alla guida e il tempo e i chilometri passano veloci.
Quando è il mio turno di guida si canta, quando è quello del capo io leggo a voce alta articoli interessanti per entrambe.
In Germania la sosta notturna è a Melsungen, piacevole paesino con case antiche a graticcio, una chicca da visitare.


giovedì 15 gennaio 2015

Non è la neve a fermarci, ma il fango!

L'ultimo giorno in Svezia la neve ci accompagna per un bel tratto di strada. 
L'agitazione per la vicenda di Cinque svanisce e ci godiamo il paesaggio.
Passiamo il ponte di Oresund, costa 47 euro per i mezzi fino a 6 metri. 
Ottimo, il nostro è lungo 5.99 metri. Un solo centimetro in più e avremmo speso 94 euro!
Vorrei dormire in campeggio stanotte, per cui insisto un po' con il capo che non ne capisce il motivo.
Le dico di aver trovato un campeggio aperto tutto l'anno subito sotto Koge.
Mi accontenta. Telefono alla reception del campeggio dicendo che stiamo arrivando. Una signora dall'aria stanca ci sta aspettando per assegnarci una piazzola, cosa che fa un po' ridere, visto che il campeggio è vuoto e potremmo metterci dove ci pare.
La piazzola ha il terreno erboso e bagnato. Scendo dal camper per dare le indicazioni al capo, cosa che abbiamo fatto milioni di volte.
Stavolta però qualcosa va storto.
Le ruote sprofondano nel fango e cominciano a girare a vuoto.
Oh no! E adesso che facciamo?
Proviamo ad uscirne utilizzando i tappetini di gomma del camper e anche delle strisce da mettere sotto le ruote in caso di neve. Niente, il camper è fermo lì e non vuole saperne di muoversi.
Torno alla reception per avvisare dell'accaduto. La signora mi guarda e mi chiede se abbiamo provato a girare le ruote. Ecco, pure lei ci si mette, CERTO che abbiamo provato!
Beh, ora è buio, vedremo domani.
Alle nove del mattino sentiamo un trattore che si avvicina. Arrivano i soccorsi!
È il proprietario del campeggio che sembra sapere il fatto suo. Peccato che a noi manchi un gancio per il traino anteriore, non l'abbiamo mai avuto.
Se ne vanno dicendoci che avrebbero trovato una soluzione.
Dieci minuti dopo arriva il carro attrezzi e in men che non si dica ci tira fuori dal fango. 
Tutto per la "modica" cifra di 160 euro. Easy price, mi dice, ci ha fatto lo sconto insomma.
Chiaramente il campeggio non ci ha fatto pagare niente, anche se penso che, essendo loro il terreno, avrebbero dovuto occuparsi loro di tutte le spese.
Morale1: non potrò più proporre di dormire in campeggio!
Morale2: per fortuna ci è successo in un luogo tranquillo e sicuro, abbiamo così scoperto che ci manca il gancio anteriore che provvederemo a recuperare.

Cinque è impazzita

Il parcheggio davanti alla stazione di polizia di Halmstad ci ha accolte benissimo per la notte, possiamo persino vedere la tv. Prima che sorga il sole ci spostiamo verso la spiaggia, Cinque ha bisogno di correre.
Non appena libera, però, fa dietrofront, lascia la spiaggia e correndo a più non posso si dirige verso un gruppo di casette rosse, la maggior parte disabitate in questa stagione.
Cerchiamo di richiamarla, ma la presenza di conigli selvatici la manda in tilt. 
Non sente ragioni, non c'è premio che tenga, l'istinto prevale su tutto.
Sparisce dalla nostra vista, corre da un giardino all'altro, ricompare in lontananza.
Ogni tanto ci passa vicino ma non si ferma, è come se non ci vedesse nè sentisse.
Passa così una buona mezz'ora.
Il capo è preoccupata, teme che passino macchine o che  si perda correndo sempre più lontano da noi.
Le chiedo di mettere in moto il camper, forse, sentendone il rumore, Cinque capisce che ce ne stiamo andando e torna da noi.
In effetti questo espediente sembra funzionare, ora nella sua testa, oltre ai conigli, sembra ci sia un barlume di lucidità.
Facciamo finta di partire, la richiamo, ed ecco che improvvisamente si fa avvicinare.
È un attimo, ma è quello che basta per afferrarle la maniglia che ha sulla  schiena e farla salire sul camper.
Accidenti che inizio di giornata, e sono solo le 9.30!



mercoledì 14 gennaio 2015

Göteborg

Le giornate sono molto corte, iniziano sempre con una passeggiata con Cinque, non prima delle 9 del mattino, che prima è buio.
Si parte poi per una nuova meta, mangiamo qualcosa a pranzo e facciamo una breve uscita pomeridiana. 
Alle 16.30 cerchiamo di essere nella città in cui ci fermeremo per la notte.
A Göteborg il campeggio è aperto, evvai!

Norrköping e Linköping

Giornata di relax, con visita al centro commerciale di Norrköping.
Non mi piace molto questa città, forse perché il cielo è grigio e fa molto freddo.
Passiamo la notte nel parcheggio della piazza del municipio a Linköping.

Sigtuna, la più antica città della Svezia

Arriviamo a Sigtuna con il buio. 
Parte la ricerca di un posto per dormire.
Il luogo ci incanta, nevica molto, ma io esco lo stesso con Cinque ad ammirare questo luogo che sembra uscito dalle fiabe.
È una meraviglia, sia al buio che il mattino successivo.
Per uscire dal parcheggio inauguriamo la ottima pala Brunner: durante la notte lo spazzaneve ha creato un strato di neve davanti alle ruote che noi prontamente rimuoviamo.






lunedì 12 gennaio 2015

Siamo davvero pronte ad affrontare la neve?

La strada del rientro prevede una sosta a Uppsala. 
Non facciamo in tempo a parcheggiare che inizia a nevicare. Non era questo che eravamo venute a cercare? 
E allora perché c'è questa leggera sensazione di ansia che mi prende quando i fiocchi si fanno più grossi e le strade si imbiancano velocemente? Siamo attrezzate, abbiamo tutto il necessario per far fronte ad ogni situazione, ma non siamo abituate a gestire il mezzo a quattro ruote su una strada piena di neve e vento. 
Per affrontare questo clima bisogna essere pronti anche mentalmente, ed è una cosa che capisco solo qui, in questo momento, mentre la sto vivendo.
Non sappiamo nemmeno se gli spazzaneve faranno il loro lavoro e se sono in numero sufficiente.
Immagino di sí.
Per loro questa non è emergenza,  è lavoro di routine, ma so anche, vedendoli guidare, che nulla li spaventa, forse solo un metro di neve potrebbe fermarli.






domenica 11 gennaio 2015

L'acqua in area di sosta a Stoccolma

Sì bella l'area di sosta a Stoccolma...se ci fosse anche la possibilità di caricare acqua. Ma come, non c'è un rubinetto?
Certo che c'è, esterno, bello bello sotto un albero. Temperatura minima a Stoccolma in questi giorni?
 Ma sotto lo zero, ovviamente.
Risultato: acqua ghiacciata nel tubo, rubinetto esterno inservibile.
Fortunatamente il capo ha pensato a tutto, abbiamo due taniche e un imbuto x  il serbatoio dell'acqua (che io, devo ammetterlo, avevo un po' deriso, mi sembrava uno scrupolo eccessivo). 
Così, con la santa pazienza, siamo andate avanti e indietro dalle docce riempiendo e poi svuotando le taniche nel serbatoio.
Comodo no? Però dai, importante è avere il serbatoio pieno e partire, ancora verso nord.

sabato 10 gennaio 2015

Ljusne, giro di boa

Da qui si torna indietro. Le previsioni prevedono neve oggi, e non ce la sentiamo di andare più avanti. Non avevamo una meta, ma volevamo vedere la Svezia ghiacciata, quella dove c'è neve per molti mesi all'anno. L'abbiamo trovata sopra Stoccolma, da Gävle in poi. Laghi e mare ghiacciati, a mezzogiorno con il sole c'erano -2 gradi, ed erano tutti fuori a passeggiare.
Lo abbiamo fatto anche noi, prima però   abbiamo indossato dei ramponcini sopra le nostre scarpe, il ghiaccio era ovunque.
Per la sosta notturna abbiamo rinunciato a cercare le aree di sosta, ora cerchiamo un parcheggio in zona tranquilla, possibilmente circondato da abitazioni.
A Ljusne abbiamo anche usato la copertura esterna sia per il vetro che per il motore, con -8 gradi non eravamo tranquille a lasciare il camper scoperto. 





venerdì 9 gennaio 2015

Stoccolma

L'area di sosta invernale a Stoccolma è meglio di quello che appare dalle foto online, è pratica e con la metro a pochi passi.
Non sapendo cosa conviene fare, optiamo per il biglietto giornaliero. 
In questo modo abbiamo potuto liberamente circolare in metro e tram da un punto all'altro della città.
La visita al Vasa Museum è d'obbligo, vi è esposto un veliero affondato nel 1628, il giorno dell'inaugurazione,  e ripescato dal fondo del mare nel 1961. 
Dopo il restauro è stato esposto al pubblico e la sua imponenza lascia esterrefatti.
La seconda cosa che vogliamo fare è la visita gratuita della città che dura 90 minuti. Si tiene con qualsiasi tempo, così alle 10 del mattino ci troviamo nel luogo stabilito dell'incontro.
C'è un ragazzo con un cartello in mano che aspetta fiducioso i suoi clienti.
Ci chiede di dove siamo ed io, insospettita dall'accento non proprio svedese, a mia volta gli rivolgo la stessa domanda.
USA, ci risponde, dell'Arkansas.
Oh no, questa non ci voleva, avevo letto commenti positivi su tutti i ragazzi accompagnatori, tranne lui, il ragazzo americano! 
Vabbè, non lasciamoci influenzare.
Fa un freddo becco e quando il ragazzo inizia a spiegare io non lo seguo, nella mia mente l'unica frase che gira è: "ho freddo, ho freddo, ho freddo".
Finalmente ci si sposta di 50 metri. E il ragazzo che fa? Con il suo bell'accento dell'Arkansas, che non cerca minimamente di mitigare, mi parla di negozi famosi, H&M e IKEA...
No, abbiate pazienza questo è troppo!
Io e il capo ci guardiamo e, non appena ci si muove di nuovo, sgattaioliamo nel primo negozio che troviamo, InterSport, dove troverò anche una bella giacca, ma questa è un'altra storia.





Nevica


Mi rendo conto che per quanto il mare d'inverno sia molto bello, la Svezia andrebbe visitata ampiamente soprattutto d'estate.
Molti musei sono chiusi e le ore di luce non sono sufficienti per visitare tutto quello che si vorrebbe. 
Oppure succede  anche che, a Borgholm, ci sia un castello che troviamo aperto e che decidiamo di visitare.
Ci sono sì dei lavori di ristrutturazione, ma non ci facciamo troppo caso. 
Siamo le uniche turiste, troviamo il cancello aperto e nessuno all'ufficio di accoglienza. 
Sarà gratuito d'inverno, pensiamo, ed entriamo.
Le rovine maestose sono uno spettacolo.  Stiamo commentando quello che vediamo, quando un vichingo ci arriva alle spalle, e con fare seccato ci parla in svedese.
Capisco che siamo nei guai, così, con un sorriso ingenuo, gli chiedo se il castello è aperto. "NO" , e non lascia spazio a repliche: ci gira le spalle e si aspetta che lo seguiamo, cosa che facciamo, contente di aver visto parecchio, ma dispiaciute di non aver potuto finire il giro in pace.
Lasciamo l'isola di Öland accompagnate da una forte nevicata che ci coglie all'improvviso e che ci accompagna quasi fino a Stoccolma. Sono al contempo entusiasta ed atterrita, viene giù e attacca  in pochissimo tempo, speriamo di uscire presto dalla tormenta.
Il capo, impavida, ha guidato con attenzione e sicurezza, brava!









giovedì 8 gennaio 2015

La webcam

Raggiunta la cittadina di Borgholm sull'isola di Öland, abbiamo cercato le aree di sosta segnalate nella mia app preferita. Alle 17 è buio pesto e ogni luogo a me sembra desolato e isolato, insomma un posto dove mai mi fermerei per la notte. D'estate queste aree devono essere magnifiche, sono in riva al mare, ma d'inverno le priorità sono altre, non è il bel paesaggio che cerchiamo. Così, un po' sconsolate, abbiamo iniziato a girovagare nel centro cittadino nel quale non girava anima viva. Dove ci fermiamo? La piazza del municipio ci sembra perfetta anche perché siamo controllate dalla webcam che riprende il parcheggio.
"Wow, ci possono vedere in diretta!"
"Dai avvisa i tuoi" "Sì, dillo anche ai tuoi" e così facendo ci siamo divertite a scendere e salire dal camper, sbracciandoci a favore di telecamera per ricevere subito dopo commenti entusiastici dalle rispettive famiglie.
Beh, in qualche modo dovevamo pur passare la serata!

Malmö

Malmö é una bella cittá, a misura d'uomo, si gira a piedi con piacere. Noi abbiamo visitato il museo della scienza che contiene un sottomarino visitabile anche all'interno. Mi sorprende la quantità di famiglie con bambini piccoli che si intrattengono all'interno del museo. 
Il castello invece è stato una delusione, vabbè, diciamo che era compreso nel prezzo dell'altro museo.
Per la notte ci siamo fermate nel campeggio della città, il First Camping, che al mattino ci ha riservato una splendida sorpresa: è in una posizione magnifica, un prato verde e il mare...il
bel tempo fa il resto.





lunedì 5 gennaio 2015

Benvenute in Svezia!

Il transito sul ponte di Öresund, lungo 19 chilometri e mezzo, che collega la Danimarca con la Svezia costa la bellezza di 46 euro. 
Del resto, non c'è altra soluzione!
Arrivate in terra svedese ecco la finanza che ci ferma. 
Ci chiedono dove andiamo.
 Il capo risponde: " Ehhhhhh, a ...Mälmoooooo....a....Stoccolmaaaaa..."
Insospettito dal tentennamento il finanziere butta la testa dentro il finestrino aperto e vede Cinque.
Ci chiede i suoi documenti.
 Certo che li abbiamo, nessun problema!
Peccato che Cinque non è nata in Italia, arriva dall'estero, e c'è di peggio, ha un passaporto di uno dei paesi da cui partono i carichi di cuccioli clandestini. 
Ma come, dice il finanziere, voi siete di quel paese lí?
Il capo risponde di sí, pensando la domanda si riferisse solo a Cinque e non a noi. Fai presto poi a dire: "ma no, noi siamo italiane", intanto però nella testa del finanziere la storia si ingarbuglia, così,
sempre più perplesso decide che dobbiamo scendere tutti, il camper sarà "indagato" con i raggi X.
A quel punto, ci tocca nominare anche Sgnangul, che fino a quel momento era rimasta zitta zitta. 
"Ehm, ci sarebbe anche Sgnangul con noi" 
"Allora fate scendere anche lei!" ci intimano.
Rimaniamo 10 minuti in disparte, tutte intabarrate per il freddo. 
Finalmente ci dicono che possiamo ripartire, non senza aver prima controllato anche il passaporto di Sgnangul, sia mai che abbiamo una clandestina vera a bordo.
Alla fine dico al capo: "Ma scusa, perché hai tentennato così quando ci hanno chiesto dove stavamo andando, dovevi essere più sicura, una che va in vacanza saprà bene dove è diretto"
"Ma non quando viaggi in camper" mi dice lei, e mi sa che ha proprio ragione.
Comunque, benvenute in Svezia eh!

Cinque è mattiniera

Cinque ha molto sonno la sera, lei alle 20 dorme alla grande, peccato che al mattino alle 5.30 sia sveglia come un grillo e pronta ad iniziare la giornata. Chi le spiega che fino alle 8.30 fuori è buio? 
Il capo si alza per portarla fuori e poi tenta di dormire di nuovo, a volte con successo a volte meno, dipende da quanto Cinque è in vena di rompere!
Oggi è una giornata sí per Cinque, ovvero è pronta per uscire alle 6, dopo colazione, per cui decidiamo di fermarci in una spiaggia appena fa luce, intanto ci mettiamo in cammino in autostrada. 
Raggiungiamo Nyborg e troviamo facilmente parcheggio. 
Piove, ma questo non ci ferma, non saremmo qui altrimenti.
 Dopo la passeggiata ripartiamo verso la Svezia.

Aarhus

Ad Aarhus c'è il museo all'aperto Den Gamle By, dove sono stati ricostruiti edifici originali prelevati in varie zone della Danimarca. Ci si sposta di casa in casa visitando le abitazioni dei secoli passati, per arrivare al quartiere del 1974, dove c'è un appartamento che era una comune,troppo bello! Ci sono le foto dei giovani protagonisti di allora e i filmati delle stesse persone 40 anni dopo, interessante sentire i loro racconti. 
Lasciata la città siamo scese al sud, direzione Mälmo.
La strada è lunga, ci si ferma a dormire in un parcheggio in centro a Middelfart.




domenica 4 gennaio 2015

In campeggio

Finalmente si dorme in campeggio, ci serve una buona doccia!
Sì, la doccia in camper c'è, ma vuoi mettere la comodità di poterti muovere senza rischiare di ritrovarti tutta la tendina appiccicata addosso o, peggio ancora, ritrovarti insaponata e senza più acqua?
Trovare un campeggio aperto in questa stagione è una impresa ardua, per fortuna internet aiuta. 
Ho trovato il City Camp a Kolding che è aperto tutto l'anno.
Arriviamo che è già buio. Il sabato la reception è chiusa tutto il giorno, un cartello indica di rivolgersi alla piazzola 11.
C'è una roulotte con un cancello e un campanello. Suono.
Arriva il cane di casa, poi con calma esce un vichingo che con sguardo truce mi squadra ed è chiaro che mi sta dicendo: " Che ..azz... vuoi?"
Mi dice di piazzami dove voglio e di presentarmi domani mattina alla reception. E mancava solo che mi digrignasse i denti.
Si ma, non me lo sono mica inventato io il carrello con le istruzioni per chi arriva fuori orario! (n.b.: e il sabato tutto il giorno è "fuori orario"!)

sabato 3 gennaio 2015

Blåvand

Dobbiamo sfruttare tutte le ore di sole disponibili, lasciamo Ribe prima di mezzogiorno e decidiamo di vedere un'altra spiaggia prima di lasciare la costa ovest della Danimarca. 
Il sito del turismo danese ci segnala Blåvand, si va verso nord. 
La piccola cittadina ci sorprende con la sua vivacità; si capisce che d'estate deve essere una meta turistica molto frequentata, dal numero considerevole di persone che si aggirano tra i negozi della via principale. Il tempo è migliorato e ancora una volta rimaniamo incantate dalla luce particolare che il sole basso all'orizzonte dona al paesaggio: sfumature di colore inattese e inconsuete per noi che arriviamo da sud.




Ribe

La prima notte danese la trascorriamo a Ribe, incantevole paese a pochi chilometri da Rømo. C'è un'area di sosta per camper, appena fuori da centro, che avevamo già utilizzato. C'è solo un altro camper fermo, il posto non è bellissimo ma alle 17.30 è giá buio e non vogliamo certo andare a cercare qualcosa di meglio. Il tempo peggiora, piove e c'è un vento fortissimo. Il capo mi dice che durante la notte il camper è stato sconquassato continuamente dalle fredde raffiche, ma io, come sempre, non ho sentito niente.
 Ai racconti mattutini del capo posso al massimo replicare con un: "Ah, davvero?".
Qui nessuno usa l'ombrello e noi ci adeguiamo subito. Al mattino ci bardiamo per bene e partiamo per una passeggiata in centro città. Anche oggi, pur di stare fuori, Cinque accetta di buon grado di passeggiare anche se piove, chissà che questa esperienza non le serva per scorollarsi finalmente di dosso l'idiosincrasia che ha sempre avuto nei confronti dell'acqua.


Danimarca-Rømo


Seguendo l'esempio del mio amico filosofo, prima di partire avevo preparato un programma di viaggio. Mai fatto prima, non è da me, ma mi ero messa d'impegno ugualmente, magari mi sarebbe tornato utile. Avevo aperto il programma Word e, mappa alla mano, avevo buttato giù un itinerario di massima, anzi, in realtà gli itinerari erano diventati due. Il primo prevedeva di arrivare a Rostock (Germania) per prendere il traghetto che ci avrebbe portato in Danimarca, il secondo era tutto via terra e puntava dritto a Copenaghen e subito dopo in Svezia.
Avevo anche già scelto i campeggi lungo il tragitto. Tutto organizzato alla perfezione insomma, peccato che i due itinerari li ho dimenticati a casa e mi sono ricordata di loro solo dopo un bel po' che viaggiavamo. 
"Nessun problema, ho tutto nella mia testa" ho pensato.
Ma quello che avevo pianificato non è proprio servito. Il viaggio in camper è così, si decide la meta giorno per giorno, in base alle previsioni del tempo o, come è successo a noi oggi, in base a quello che dice il cuore.
La spiaggia dell'isola di Rømo era piaciuta così tanto al capo e a me nel 2013, da diventare la prima tappa del nostro viaggio.
Il sole tramonta alle 15.40, abbiamo viaggiato tutto il giorno percorrendo circa 700 chilometri e siamo giunte a Rømo in tempo per vedere il sole calare.
Sole si fa per dire, il tempo che abbiamo trovato non è stato dei migliori, ma forse qui in inverno è sempre così, ovvero pioggia , vento, poi sole, poi ancora nubi, insomma, qualcosa di veramente imprevedibile. L'enorme spiaggia è quasi completamente allagata, ma le dune sono una meraviglia della natura. Anche Cinque corre felice, incurante dell'acqua ghiacciata che le sferza il muso, sembra proprio dire "è qui che voglio stare!"


giovedì 1 gennaio 2015

Si parte verso i paesi nordici

La Danimarca e la Svezia ci sono piaciute  molto in estate, chissà come sono d'inverno, quando la neve ammanta il paesaggio con il suo candore.
Vorremmo scoprirlo con questo viaggio.
Abbiamo preparato il camper concentrandoci sulle cose fondamentali ma anche sui particolari, tutto deve essere a posto. 
Abbiamo installato un riscaldatore supplementare Eberspacher, che ci garantisce il calore necessario senza doverci preoccupare delle bombole di propano che abbiamo a bordo. 
Ho letto su vari diari che 2 bombole durano pochi giorni in inverno con il riscaldamento sempre acceso.
Non volevamo avere l'ansia del propano che finisce spesso, il riscaldatore supplementare, che in realtà diventerà quello principale, si alimenta direttamente dal serbatoio del gasolio, liberandoci così da ogni preoccupazione di approvvigionamento. 
La tappa di avvicinamento è come sempre molto lunga, però abbiamo trovato strade pulite e cielo sereno.
Pausa a Eben im Pongau per far sgranchire le zampe a Cinque nella neve e notte in area di sosta a Fulda.