domenica 25 gennaio 2015

Conclusioni del viaggio in Scandinavia

Viaggiare nei paesi scandinavi in inverno è una cosa che affascina molte persone, noi comprese.
Ci eravamo preparate bene per questa impresa, ma, come si è visto, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Non abbiamo mai incontrato un camper, se non nei pochi campeggi che abbiamo trovato aperti.
Ogni giorno c'è stata l'incertezza sulla sistemazione per la notte; questa cosa a volte mi ha creato un po' di ansia, soprattutto all'inizio.
Poi ho capito che la soluzione migliore era quella di cercare un parcheggio illuminato circondato da case abitate.
E' andata sempre bene, nessuno ci ha importunato, le notti sono sempre trascorse tranquille, inoltre, avere un cane da guardia e il triogas acceso, mi ha ulteriormente rassicurata.
Le giornate sono state molto corte, alle 9 al mattino c'era, finalmente, un po' di luce e alle 15.30 il sole tramontava. Si possono fare poche cose, molti musei sono chiusi e non si può certo viaggiare al buio su strade per nulla illuminate.
Ci siamo riposate parecchio, probabilmente molto di più di quello che facciamo durante l'estate.
In Svezia non esistono aree di servizio per lo scarico della cassetta e delle acque grigie. Una volta abbiamo persino dovuto ricorrere ad un bagno normale in un autogrill, cosa che avevamo lasciato come ultima risorsa in caso non avessimo trovato nulla di aperto.
L'esperienza di vedere nevicare con tanta intensità è difficile da descrivere, non nevica come da noi, il vento gioca con la neve e arrivi a non capire più se tutto quel candore sta scendendo dal cielo o sale dal terreno.
Avere un camper "nuovo", che posso guidare facilmente anche io, ci ha reso la guida agevole e abbiamo fatto 6500 km senza che fossero troppo pesanti.
Non avere una meta ci ha permesso di essere abbastanza lucide ed elastiche da capire quando era il momento di tornare indietro.
La Svezia, specialmente quella sopra Stoccolma, probabilmente si capisce soprattutto visitandola d'inverno. E' facile camminare all'aperto durante la bella stagione, ma loro lo fanno sempre. Persone di tutte le età, al buio e al freddo, pioggia o neve che sia, camminano tenacemente, spesso con i bastoncini da nordic walking. Nulla li ferma, e questo mi piace molto.
I musei sono ambienti di incontro per giovani genitori. Quando fa freddo si trovano in questi luoghi di cultura dove sono stati allestiti appositi spazi perchè i bambini possano fare le loro esperienze.
Si vede che sono dei frequentatori assidui da come si muovono e da come fanno gruppo con gli altri genitori.
E' stato un viaggio fuori dal comune, ripartirei domani.

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