venerdì 29 giugno 2018

Spiagge

Gli irlandesi non possono credere ai loro occhi, al momento siamo a quasi tre settimane di sole costante. Si sono tutti riversati nelle bellissime spiagge che sono presenti sia sulla costa a est che su quella a ovest. I campeggi pullulano di tende e di bambini. Non è raro vedere famiglie con quattro figli. Cinque non è affatto contenta, come dire, tollera i bambini se sono calmi e tranquilli...ovvero mai! Farla passeggiare tra monopattini e parchi giochi non è facile, ci fa capire che i bambini se li mangerebbe volentieri a colazione! Una volta superato lo scoglio della piccola folla urlante,  anche Cinque, però, impazzisce di gioia perché può correre, saltare e giocare su tutte queste bellissime spiagge che non presentano divieti di accesso per i quadrupedi.









Parliamo di rifiuti

Ebbene sì, in Irlanda il problema di dove smaltire i rifiuti è reale. Non esistono cestini dell’immondizia nelle strade o nei parchi, nè fuori dai supermercati nè da nessun’altra parte. Il nostro sguardo vaga alla ricerca di aree di smaltimento, ma gli irlandesi hanno la raccolta differenziata porta a porta: in pratica espongono i propri cassonetti chiusi a chiave in determinati giorni della settimana. L’unico modo è andare in campeggio. Lì si degnano di prendere la nostra immondizia. Tranne in un campeggio che si definiva Eco in cui le bottiglie di plastica non le volevano. Questo, al di là del nostro piccolo quotidiano fastidio, incide anche sulla pulizia delle strade e dei parchi. Ci sono migliaia di turisti che invadono l’Irlanda ogni estate che inevitabilmente producono immondizia e, secondo me, questo è un problema che non va ignorato. Solo nel Donegal ho finalmente trovato due bei cestini che, vista la rarità, hanno meritato una bella foto!


mercoledì 27 giugno 2018

Il bagno nel mare d’Irlanda

I giorni continuano a scorrere, i paesaggi cambiano, Connemara, Burren e Mayo, ogni regione ha le sue peculiarità.




Il cielo è sempre terso e non ci sono nuvole all’orizzonte. I primi giorni ne eravamo felici... sì, sì, bello il sole, che fortunate che siamo...ma adesso BASTA! Non se ne può più di questo caldo! Le giornate sono lunghissime e alle 9 del mattino in camper già si frigge. Il buio totale non riusciamo mai a vederlo e se i primi giorni la sera la temperatura scendeva, ora sotto i 23 gradi non si va mai. Di giorno si arriva abbondantemente sopra i 30 gradi. In pratica vagabondiamo in cerca di un po’ d’ombra, ma ormai siamo troppo a nord e gli alberi cominciano a scarseggiare. Mi sento un’ingrata a lamentarmi per questo tempo, ma io sono venuta al nord per scappare dal caldo! Queste temperature che neanche a San Vito lo Capo abbiamo trovato, mi hanno permesso di fare il bagno nell’Atlantico del nord. O così, o fusa. Tornerò super abbronzata! 

Cioè, per dire, chi ha mai visto in Irlanda un cielo senza nemmeno una nuvola?



Irlanda 2018 (parte 5)

Loop Head




Cliffs of Moher

Abbiamo dormito nel parcheggio delle scogliere insieme ad altri tre camper. In pratica si paga solo il parcheggio, 8 euro a persona. Se qualcuno vuole arrivare a piedi non paga la visita alle scogliere.



La penisola di Dingle

La penisola di Dingle ci regala belle spiagge, bei paesaggi e uno splendido tempo estivo



Da queste parti hanno anche ambientato alcune scene del film Star Wars.



Pub e musica

Dormire gratis a Dingle parcheggiate con altri camper in centro, cenare e assistere a musica dal vivo nei pub della città, non ha prezzo!








lunedì 25 giugno 2018

Mai fidarsi della parola di un bagnino 


La spiaggia di Inch ha un parcheggio minuscolo e quando arriviamo è già pieno. Il bagnino, un prestante ragazzotto abbronzatissimo con tanto di salvagente alla Baywatch, ci dice che la sabbia è dura e possiamo parcheggiare il nostro camper direttamente sulla spiaggia. 


Ci sono già molte macchine e qualche furgone, c’è il sole e la gente fa anche il bagno. Dopo una lunga passeggiata decidiamo di riprendere la strada verso nord, ma al momento di andarcene troviamo una macchina parcheggiata nel punto migliore per uscire senza rischiare di rimanere insabbiati. Il capo cautamente cerca una soluzione, ma tutto intorno il terreno è troppo morbido e rimaniamo insabbiate. Un paio di tentativi non fanno che peggiorare la situazione. Siamo incastrate. Tentiamo di uscire posizionando sotto le ruote delle strisce apposite anti-slittamento, ma sono insufficienti.

Io sono già decisa a chiamare il carro attrezzi. So per esperienza che in questi casi non c’è altro da fare. Proprio in quel momento arriva un enorme fuoristrada 4x4 con due ragazzi a bordo; quello che guida abbassa il finestrino e ci appoggia con noncuranza il gomito: "Volete che vi tiri fuori trainandovi con il cavo?" My god! Ma yes, of course!  Bello come il sole scende e si sdraia sotto il camper per perfezionare l’unione tra i due mezzi.  Quando tutto è pronto risale in macchina e io corro facendo la spola e l’interprete tra i due mezzi. Pronti, partenza, via! Uno stattone: niente. Il fuoristrada insiste e sgomma, sgomma forte: niente.

Arrivano i rinforzi. I ragazzi che intorno stavano assistendo alla scena si sentono chiamati in causa, sono consapevoli che senza il loro aiuto il nostro mezzo non uscirà. Il muso del camper è carico di mani che spingono.  Il fuoristrada accelera impetuosamente e il camper è di nuovo sul terreno battuto. Grazie, grazie, grazie a tutti, come potremo mai sdebitarci? L’emozione è così forte che non ci viene in mente di donare al nostro eroe nemmeno una bottiglia di vino, che stordite che siamo!


domenica 24 giugno 2018

Irlanda 2018 (parte 4)

Venerdì mattina, lasciato il maniero di Dromquinna dove abbiamo passato la notte,


abbiamo fatto una breve passeggiata nel  Killarney National Park riuscendo ad "incastrare" il camper tra le numerose auto già presenti nel parcheggio. 


Abbiamo deciso di saltare il ring of Kerry, avendolo già fatto nel viaggio precedente. La mappa, inoltre, consiglia di farlo in senso antiorario mentre noi viaggiamo in senso opposto. Meglio proseguire verso la penisola di Dingle. Ci fermiamo a pranzo alla Muckross House e troviamo tra i piatti lo Shephard Pie, tipico piatto irlandese che spesso preparo perché è semplice da fare ed è buonissimo!


Il pomeriggio voglio vedere la spiaggia di Inch che in foto appare spettacolare.

Mizen Head




giovedì 21 giugno 2018

Irlanda 2018 (parte 3)

Dromberg Stone Circle ha la famigerata sbarra che ci impedisce l’accesso al parcheggio. 


Per fortuna il nostro camper è lungo solo 6 metri e riusciamo a farlo stare subito fuori. Se ci fosse già stato un altro camper sarebbero stati guai, perché la strada è strettissima e non c’è la possibilità di girare.


La sera decidiamo di dormire a Mizen Head, così da poter visitare il sito al mattino appena aprono. La strada è stretta ma fattibile, certo, se incroci una corriera puoi cominciare a fare retromarcia, però non è così ostile come molti l’avevano descritta. Ci sono già altri tre camper, passiamo una notte davvero tranquilla.


Ho visto la macchina di Google!

Stavamo percorrendo la N71 quando il capo mi fa: "Guarda quella macchina, ha come una telecamera". Figuriamoci, telecamera, non mi sono scomposta e ho continuato a guardare la mappa che stavo consultando in quel momento. Poco dopo alzo distrattamente gli occhi ed effettivamente vedo una cosa molto alta sul tetto della macchina che abbiamo davanti. È un po’ distante e preme parecchio sull’acceleratore. "Inseguila" dico io. Mica facile tenere quella velocità con un camper. Scatto una foto e quando l’abbiamo quasi raggiunta mette la freccia a destra e si ferma. Sulla fiancata riesco a leggere Google street view car. Finalmente ne ho vista una! Ora verificheró se stava effettivamente riprendendo e se anche noi siamo finite su Google Maps.


Irlanda 2018 (quasi Blarney Castle)

Il capo voleva portarmi al castello di Blarney perché io baciassi la pietra che mi avrebbe dato il dono dell’eloquenza. In passato mi ero rifiutata di farlo, ma questa volta ero convinta che per me fosse l’unica soluzione, visto che quando devo parlare non so mai cavarmela facilmente. In più il capo dice: "Lo aggiungi al curriculum, ho baciato la pietra a Blarney, è un must, con una dichiarazione del genere ti si apriranno tutte le porte!" E beh, se è così, come faccio a non prestarmi a tale rito che mi porterà degli indubbi vantaggi! Arriviamo a Blarney alle 10.45: dieci corriere sono già parcheggiate mentre altre in arrivo stanno ostruendo entrambe le carreggiate. Centinaia di persone in attesa di entrare premono sui cancelli. No, niente, non ce la possiamo fare. "Capo, è un segno del destino, non potrò mai avere il dono dell’eloquenza, mi pare ovvio che non è proprio una cosa che fa per me". Così abbiamo mestamente ripreso la strada, in direzione della Wild Atlantic Road.

mercoledì 20 giugno 2018

Irlanda 2018 (parte 2)

Prima tappa obbligatoria: negozio di bricolage, cerchiamo colla per riparare il sifone di plastica del lavandino della cucina. Comprata la colla possiamo cercare un posto sul mare dove trascorrere la notte. Lo troviamo a Fethard-on-Sea (Norman View Motorhome Park).


Un agricoltore ha deciso di riservare una parte della sua proprietà ai camper. Per 12 euro dormiamo sicure e con una bella vista. Prendiamo l’ultimo posto disponibile e facciamo una passeggiata fino alla spiaggia, sperando che la pioggia non si faccia vedere.


Il paesaggio è mozzafiato, il cielo d’Irlanda non si smentisce. 

Martedì partiamo presto e andiamo a Hook Head. Troviamo parecchi camper che hanno trascorso la notte qui, è davvero bello e solitario come posto, ad averlo saputo forse avremmo potuto dormire qui anche noi. Pazienza. Compriamo il biglietto per visitare il faro; saremo le uniche a fare il giro guidato (obbligatorio con guida) delle 10. 


Kilkenny è la nostra prossima meta. Avevo già visitato questa città tanto anni fa, però ho la memoria corta e, per quanto mi sforzi, non mi viene in mente nessun particolare ricordo di essa. Cerchiamo un parcheggio,  timorose di trovare divieti ovunque. In realtà il parcheggio di Market Yard è a pagamento ma non c’è il divieto per i camper. 

La cittadina è vivace e piena di turisti. Ho rimosso tutto della visita precedente, mi sembra tutto nuovo, tranne quando arriviamo davanti all’ostello, allora sì, l’immagine di quella porta rossa mi è tornata alla memoria.


 Diamo una rapida occhiata alle recensioni e scegliamo un posto per pranzo. Finalmente si mangia irlandese. 


Ci spostiamo ancora e finiamo a dormire in un parcheggio a Dungarvan. Sì, è fronte mare, ma si tratta pur sempre di un parcheggio in una strada poco battuta. Vorrei andare al pub dove suonano musica tradizionale, ma, tanto per iniziare, comincia a piovere e il pub è abbastanza lontano. Di usare un ombrello non se ne parla, perché il vento si prenderebbe gioco di noi. Oltretutto la strada è isolata e non mi fido a lasciare il camper incustodito. A malincuore rinuncio al piacere della musica dal vivo. Ecco uno degli svantaggi del viaggiare in camper: non tutte le mete sono sempre raggiungibili.


PS: lavandino aggiustato temporaneamente, speriamo tenga fino alla fine del viaggio.

sabato 16 giugno 2018

Irlanda 2018 (parte 1)

La meta di quest’anno è l’Irlanda. Ci sono meno km dell’anno scorso, ma un traghetto  in più da prendere che abbiamo già prenotato online. 

Siamo partite venerdì pomeriggio alle 16 e alle 20 ci siamo fermate a Golling, nell’area di sosta di riferimento. Aqua Salza è sempre una certezza. Siamo ripartite alle 6.30.


Sabato alternandoci alla guida siamo arrivate nella bucolica area di sosta di Corbeny, in Francia. Mancano 250 km a Calais.


Domenica siamo ripartite da Corbeny al mattino presto, anche grazie all’aiuto di Cinque che non si è ancora adeguata all’orario di quando si è in ferie. Alle 10.45 saliamo sul traghetto che ci porterà in Inghilterra. Prima c’è stato il controllo dei nostri passaporti, poi di quelli di Cinque e Sgnangul. Una volta sbarcate cerchiamo un parco dove far correre Cinque che si è dimostrata molto brava a paziente fino ad ora. Facciamo una deviazione lasciando l’autostrada. La delusione che proviamo davanti all’ingresso del parco è tanta: c’è una sbarra che limita l’accesso alle sole auto. Maledizione! Speriamo che non sia il preludio di quello che troveremo in Irlanda. Ho letto che è stata proprio la presenza di queste sbarre, presenti in ogni parcheggio,  a rovinare le vacanze di molti camperisti. Io sono ottimista, magari rispetto a qualche anno fa le cose sono cambiate e i camperisti non sono più visti come persone che danno fastidio e non sono utili all’economia locale. Proseguiamo verso Stonehenge, ma una volta là ci rendiamo conto che c’è davvero tanta gente così proseguiamo contando sul fatto che potremo passarci al ritorno. La levataccia si fa sentire e abbiamo voglia di fermarci a riposare. Sono solo le 16 quando troviamo il campeggio, Brades Acres Campsite. Passeggiata, doccia, cena presto e a nanna, anche se fuori c’è ancora luce. Domani ci attendono ancora 4 ore di guida per arrivare all’imbarco che ci porterà da Fishguard a Rosslare.

Ed è già lunedì mattina. Grazie al fuso orario alle 6.40 abbiamo già fatto colazione, lavato le tazze, sistemato il camper compreso lo scarico delle acque nere e siamo pronte per una passeggiata. Oggi dobbiamo anche trovare un negozio che ci venda colla o silicone, insomma, ci serve qualcosa per riparare il rubinetto della cucina. Ma si può, siamo appena partite e troviamo già un problema a bordo. Ci siamo accorte che il cassetto sotto allo scarico contiene acqua. Probabilmente il sifone di plastica si è congelato quest’inverno e si è spaccato in un punto, quel tanto che basta per far passare acqua al piano sottostante. Cercare un rivenditore di camper non è pensabile, il pezzo è sicuramente da cambiare, dobbiamo ingegnarci e ripararlo da sole. Incrociamo le dita e speriamo che la soluzione che abbiamo in mente funzioni. Siamo solo all’inizio della vacanza, non è bello fare 3 settimane senza poter usare il lavandino della cucina. Il pomeriggio di lunedì, dopo più di 3 giorni dalla partenza, finalmente sbarchiamo in Irlanda!