venerdì 14 luglio 2017

Conclusioni sul viaggio in Scozia

La cosa che colpisce immediatamente è il clima. Ci si deve adattare ed io con il vestiario ero pronta: maglia pesante, pantaloni impermeabili, mantellina per la pioggia, tutto era a bordo. Io però non ero pronta psicologicamente, non so se lo si è mai quando la pioggia non smette di scendere per giorni e giorni. Ho avuto dei momenti di depressione, ma sapevo che prima o poi il sole sarebbe arrivato. Mi sono acclimatata, tanto che quando il termometro in camper, nelle giornate di sole, segnava 25 gradi mi sembrava di soffocare.

L'altra cosa che stupisce è la mancanza di segnale telefonico in molte zone della Scozia e, di conseguenza, anche di una connessione ad internet. Nemmeno i campeggi sono attrezzati e spesso non lo offrono nemmeno come servizio a pagamento. Devo dire che è stato un po' frustrante, e non me ne frega niente di quelli che dicono "ma si, bisogna staccare tutto, concedersi una vera vacanza senza device". Col cavolo, io il mio cellulare lo voglio sempre connesso!

Cinque è potuta entrare in diversi siti, compresa la prigione di Inveraray. I cani non possono entrare in nessun ristorante o bar, mentre in spiaggia non abbiamo mai trovato alcun divieto. Si è fatta delle belle corse e camminate per cui la Scozia, da questo punto di vista, è un itinerario ideale per chi ha cani.

Le single track, croce e delizia del viaggiatore: a volte mi hanno fatto innervosire, soprattutto quando dovevamo fermarci sempre per far passare le auto che arrivavano in senso contrario, sembravamo invisibili. Tranne quando in un tratto, inspiegabilmente tutti, ma proprio tutti, hanno fatto a gara per buttarsi di lato, qualcuno persino con le ruote nel fango, qualcuno facendo retromarcia in salita, fino a quando ci siamo accorte che dietro di noi c'era un enorme camion. 
Da quel giorno ho sempre sperato di avere un autocarro alle spalle, ma purtroppo non è più successo.

I colori del cielo, del mare e della brughiera sono spettacolari. Le isole Orcadi forse sono quelle che ci hanno regalato gli scorci più belli. 
Certo, il capo è stata male per arrivarci, ma ha detto che sicuramente lo rifarebbe, ne è valsa la pena.
Il viaggio è lungo, 3 giorni all'andata e 3 al ritorno, per cui tre settimane ci vanno tutte per riuscire a vedere con calma un po' di cose.

Avevamo comprato gli adesivi per coprire parzialmente i fari anabbaglianti, così come consigliato per chi ha la guida a sinistra e arriva in Inghilterra, ma non avevamo considerato che il sole tramonta molto tardi, per cui non li abbiamo proprio attaccati.
La Scozia è una meta molto ambita tanto che abbiamo visto tutti i B&B con il cartello "no vacancy". Ci sono tanti chilometri tra una zona abitata ed un'altra per cui il camper, da questo punto di vista, è l'ideale. Il campeggio libero è ammesso e ho visto tende piantate nei posti più assurdi e anche più belli.
Sicuramente assaporerò con calma tutta questa vacanza una volta a casa.
PS: lo specchietto destro è rimasto intero!

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