martedì 23 agosto 2016

Jokkmokk

Di Jokkmokk  mi piace innanzitutto il nome, di derivazione Sami.
 A casa avevo individuato la webcam della città e volevo proprio riuscire a passarci.
Fare le scemette che si sbracciano a favore di webcam è una di quelle cose che fanno quasi parte della tradizione (vedi Borgholm d'inverno).


A Jokkmokk c'è il museo della cultura Sami 


e poco prima di arrivare in città si passa il Circolo Polare Artico.


Il paesaggio quassù è cambiato, la taiga sta lasciando, a poco a poco, il posto alla tundra e l'autunno sta cominciando a farsi vedere, nel colore delle foglie, sempre più gialle e rosse.
Per dormire abbiamo trovato un parcheggio vicino ad un piccolo lago.


Quando siamo arrivate c'erano già altri camper, per cui ci siamo subito sentite più tranquille. Non avevo proprio voglia di dormire da sole in un posto isolato.

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