giovedì 3 maggio 2012

I confini non mi piacciono


Attraversare un confine di stato mi mette sempre un po’ d’ansia, non abbiamo niente da nascondere, ma i poliziotti controllori lo credono SEMPRE.
Chiaramente l’ansia me l’han fatta venire loro, non importa il  paese, ogni volta che arriviamo alla frontiera ci trattano come fossimo due contrabbandiere di merce o, peggio ancora, di esseri umani.
In Grecia a Igoumenitsa, comunità europea eh, i poliziotti hanno voluto salire sul camper, hanno aperto degli armadietti a caso, hanno chiesto se viaggiassimo da sole e alla nostra risposta affermativa si sono guardati, hanno parlottato tra di loro e poi uno ci ha detto: “Beh, avete il cane”.
Ottimo, salve, per questa volta!
Pochi giorni fa siamo arrivate al confine con la Croazia, consegnamo le due carte di identità e il controllore ci fa:”Due persone?” La risposta corretta sarebbe stata “Se ti diamo due documenti, tu cosa deduci?”
Alla nostra risposta affermativa ci fa:” E dove andiamo?” Il capo avrebbe voluto rispondere “Noi al mare e tu?”. Ma qui non è il caso di scherzare, ti fermano il mezzo e te lo smontano se gli gira… Non contento ci ha chiesto la carta di circolazione del mezzo!
Morale: ai confini attrezzarsi di faccette sorridenti ed innocenti e portare TANTA PAZIENZA.

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